scuola lontana
Scuola lontana
Mi sembra ieri,
di avere ancora con me,
la borsa a tracolla,
sento ancora
l’odore di gesso,
di carta nuova,
di penne
e gomme da cancellare;
la campanella al mattino presto,
il freddo e la brina per le strade,
le vetrate scolastiche,
con le scale,
i bidelli
lavativi
e con poca voglia di lavorare,
altri invece,
simpatici,
e più saggi dei maestri;
odore di gioventù passata,
di giovinezza,
di forza,
come erano diverse allora ,
tante cose,
altri tempi;
e i compagni,
ch e fine avranno fatto,
chi bene ,chi male.
Mi sembra ieri,
di avere ancora con me,
la borsa a tracolla,
sento ancora
l’odore di gesso,
di carta nuova,
di penne
e gomme da cancellare;
la campanella al mattino presto,
il freddo e la brina per le strade,
le vetrate scolastiche,
con le scale,
i bidelli
lavativi
e con poca voglia di lavorare,
altri invece,
simpatici,
e più saggi dei maestri;
odore di gioventù passata,
di giovinezza,
di forza,
come erano diverse allora ,
tante cose,
altri tempi;
e i compagni,
ch e fine avranno fatto,
chi bene ,chi male.
Opera scritta il 23/09/2016 - 08:51Letta n.1179 volte.
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Commenti
Bei ricordi di un tempo che fu, quando l'astuccio portapenne rappresentava una conquista nelle mani di pochi eletti.
salvo bonafè
23/09/2016 - 13:20 --------------------------------------
io ricordo ancora il calamaio anche se solo per qualche mese poi passammo alla biro,bei ricordi,saluti.
andrea sergi
23/09/2016 - 09:39 --------------------------------------
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