Vorrei sferzare
la tua carne rovente
e scuotere la vita che si cela,
farmi inondare
dal liquido ansimare
del tuo ventre dischiuso,
generoso ostello,
e a lungo sprofondare
nel fondo incendiato
della tua anima inquieta,
che fremeva d'attesa.
la tua carne rovente
e scuotere la vita che si cela,
farmi inondare
dal liquido ansimare
del tuo ventre dischiuso,
generoso ostello,
e a lungo sprofondare
nel fondo incendiato
della tua anima inquieta,
che fremeva d'attesa.
Laggiù singhiozzare
lacrime di vita
per morire e rinascere
finalmente insieme.
Opera scritta il 12/12/2012 - 17:12
Letta n.1229 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Grazie Rosaria per la tua decisa approvazione!
Francesco Patecci 14/12/2012 - 09:50
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Bravo. Molto intensa
Rosaria Bottigliero 13/12/2012 - 21:46
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Grazie Gabriella, ed il fatto che piaccia a chi l'ha letta è già una grande vittoria.
Francesco Patecci 13/12/2012 - 12:20
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Spero che tu vinca. Mi piace troppo.
Gabriella M. 13/12/2012 - 11:57
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Grazie Claretta per i tuoi apprezzamenti e per il commento ancora più lirico dei miei piccoli versi.
Ciao
Ciao
Francesco Patecci 13/12/2012 - 11:57
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il fuoco della passione che incendia l'anima in un pulsare che rigenera vita.bellissima poesia. ciao
Claretta Frau 13/12/2012 - 10:41
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