D'accordo, ti racconterò la storia della mia vita, come tu desideri. Parto dal presupposto che non era così che me la sarei immaginata. Fin da bambina ho sempre avuto il senso del potere, della fama, dell'emergere e dello splendere tra la folla. Sempre stata una alle prese con i sogni e i desideri prematuri. Tendevo ad ottenere tutto con facilità, bastava il semplice pensiero di ciò che volevo, bastava renderlo veramente mio e in poco tempo o più veniva poi realizzato. Il mio carattere ha sempre avuto un qualcosa di misterioso capace di attirare quanti più uomini possibile. Ma nessuno di loro sapeva domarmi, molti facevano fatica a sopportarmi, altri pensavano che fossi troppo aggressiva per poter condurre una vita di coppia tranquilla. Forse era vero, ma una cosa non potevano negare: l'amore che per alcuni di loro ho provato. Si, ero costantemente affascinata dai modi di fare degli sconosciuti, anche se poi da vicino perdevano di interesse.Ho frequentato molti uomini per desiderio, per curiosità, per immaginario innamoramento, ma quelli con cui avevo fatto l'amore erano contabili sulle dita di una mano. Ho amato però solo una volta davvero. Il mio primo amore, quello dei 16 anni l'ho poi rincontrato nel corso dei miei anni successivi e ho sempre pensato che per quanto potesse essere egoista, altezzoso e troppo stupido per accorgersi di quanto oro fossi, non ho mai smesso di amarlo.
Ad un certo punto, una volta cresciuta e lasciati marcire i miei sogni, ero finalmente diventata una donna in carriera. Avevo un lavoro che mi rendeva felice, una casa costosissima che amavo e gente che mi voleva bene. Ma avevo smesso di cercarmi un uomo, avevo smesso di credere nell'amore perché quello che cercavo io veniva raccontato solo nei libri. Avevo bisogno di fuochi e fiamme, di passione che oltrepassava le carni e nessuno sembrava mai all'altezza delle mie aspettative. Quelli che potevano sembrarlo alla fine finivano per tradirmi con donne di poco conto, così da sminuirmi.
E ora come ora la condizione non è assolutamente cambiata: sono una donna in carriera, felice, ma non amata.
Ad un certo punto, una volta cresciuta e lasciati marcire i miei sogni, ero finalmente diventata una donna in carriera. Avevo un lavoro che mi rendeva felice, una casa costosissima che amavo e gente che mi voleva bene. Ma avevo smesso di cercarmi un uomo, avevo smesso di credere nell'amore perché quello che cercavo io veniva raccontato solo nei libri. Avevo bisogno di fuochi e fiamme, di passione che oltrepassava le carni e nessuno sembrava mai all'altezza delle mie aspettative. Quelli che potevano sembrarlo alla fine finivano per tradirmi con donne di poco conto, così da sminuirmi.
E ora come ora la condizione non è assolutamente cambiata: sono una donna in carriera, felice, ma non amata.

Da Chiara Spada
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Commenti
Bellissima scrittura, molto espressiva 5* 



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CHIARA SPADA...Sai agli uomini piacciono le donne che riparano i calzini, è orrendo vero!
Ma il maschio anche che non lo ammetterà mai è quella figura sottomessa che cercano nella donna. Dalla descrizione che fai di te emerge molta volontà di distinguerti, non è sbagliato è la tua natura, forse ci starebbe bene un pizzico di furbizia...Fargli credere quello che desidera, noi donne siamo speciali in questo. Mi piace il tuo racconto e anche il tuo modo di essere. Scusa se mi sono dilungata le mie 5* sono tue.

Ma il maschio anche che non lo ammetterà mai è quella figura sottomessa che cercano nella donna. Dalla descrizione che fai di te emerge molta volontà di distinguerti, non è sbagliato è la tua natura, forse ci starebbe bene un pizzico di furbizia...Fargli credere quello che desidera, noi donne siamo speciali in questo. Mi piace il tuo racconto e anche il tuo modo di essere. Scusa se mi sono dilungata le mie 5* sono tue.





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