S'è spento,
nel focolare
del sentimento,
il fuoco
che da tempo
udivo bruciare.
È rimasta,
ammucchiata,
poca cenere
di quel
grosso ceppo
che credevo
immortale.
Afferrare, poi,
tra le dita
e il palmo,
l'inganno,
quella speranza
ormai tradita;
sentire,
lasciandola
al vento,
la menzogna
della vita,
l'incertezza,
il sordo lamento
e l'impotenza
del viver umano.
E freddo
è il cuore;
e vuota
è la mano.
nel focolare
del sentimento,
il fuoco
che da tempo
udivo bruciare.
È rimasta,
ammucchiata,
poca cenere
di quel
grosso ceppo
che credevo
immortale.
Afferrare, poi,
tra le dita
e il palmo,
l'inganno,
quella speranza
ormai tradita;
sentire,
lasciandola
al vento,
la menzogna
della vita,
l'incertezza,
il sordo lamento
e l'impotenza
del viver umano.
E freddo
è il cuore;
e vuota
è la mano.
Opera scritta il 24/07/2017 - 08:10Letta n.1192 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Grazie a tutti per i commenti! 

Matteo Simeone
24/07/2017 - 18:20 --------------------------------------
Versi molto belli a descrivere una delusione che ha fatto male. Apprezzata. Un saluto!


Grazia Denaro
24/07/2017 - 16:17 --------------------------------------
Bravo!
Mi piace un sacco la tua poesia
Mi piace un sacco la tua poesia
Maddalena Clori
24/07/2017 - 14:35 --------------------------------------
delicata
sospesa...bellissima
sospesa...bellissima

laisa azzurra
24/07/2017 - 13:07 --------------------------------------
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