Ragno,
siamo tutti appesi
ad un filo sottile,
tra pazzia e ragione,
tra normalità e
irregolarità;
in bilico sul nulla,
sospesi e appesi,
coi fili del nostro destino,
che il fato tira e dirige,
e ci sbracciamo,
e ci perdiamo il sonno,
soffriamo e amiamo,
lottando contro la solitudine,
il male e la crudeltà degli altri;
siamo soli,
sulla faccia della terra,
tra luci e ombre,
alti e bassi;
cercando di sopravvivere.
siamo tutti appesi
ad un filo sottile,
tra pazzia e ragione,
tra normalità e
irregolarità;
in bilico sul nulla,
sospesi e appesi,
coi fili del nostro destino,
che il fato tira e dirige,
e ci sbracciamo,
e ci perdiamo il sonno,
soffriamo e amiamo,
lottando contro la solitudine,
il male e la crudeltà degli altri;
siamo soli,
sulla faccia della terra,
tra luci e ombre,
alti e bassi;
cercando di sopravvivere.
Opera scritta il 28/08/2013 - 04:34Letta n.1465 volte.
Voto: | su 3 votanti |
Commenti
Invece che ragno, l'avrei intitolata ragnatela. Ricorda i concetti di Quasimodo, mi è piaciuta.
Fabricio Guerrini
29/08/2013 - 13:20 --------------------------------------
Il contenuto è descrittivo, credo che un pensiero rivolto verso la percezione attraverso metafore avrebbe arricchito la poetica.
Francesco Rossi
29/08/2013 - 13:10 --------------------------------------
Esauriente lirica riflessiva.
Emy V.
29/08/2013 - 10:30 --------------------------------------
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