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Vacanze virtuali

Sognare, sognare...
Quello si, quello ancora si può fare
e stordita mi ritrovo
a sfogliare riviste patinate
e ammirare
immagini invitanti
alimentando illusioni.


Nessuno di quei luoghi m'attende
ma vola la fantasia oltre ogni confine.
Immagino i miei piedi bagnarsi
sulla battigia di quelle spiagge bianche
nell'acque tremolanti, di color blù dipinte,
cristalline e trasparenti,
al sole rilucenti


Invidio la gente che parte
e io, sola con i miei pensieri
non lo posso fare.
Chissà, forse non voglio osare,
partire mi rattrista
ma godo per chi gode,
per me gioir non posso,
e rimango a sperare
forse desiderare
un'oasi di sogno per me.




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Opera scritta il 21/01/2019 - 10:49
Da lidia filippi
Letta n.1115 volte.
Voto:
su 1 votanti


Commenti


Grazie Adriano Martini, della lettura e del graditissimo commento. Un saluto cordiale

lidia filippi 22/01/2019 - 17:58

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la poesia è pur sempre un sogno ad ogni aperti...si sogna un amore, una carezza, un qualcosa che ti ravvivi l'anima..ed allora perché non sognare un viaggio da sogno in un luogo di sogno. Ma delle volte è bello anche rivedere le immagini di posti già visitati e rivivere momenti felici o comunque avvertire la bellezza nostalgica del passato.
Ma l'importante è star bene con noi stessi e ...possono andar bene le visioni di vacanze virtuali.
A parte tutto questo la poesia racchiude la dolcezza d'animo del poeta che l'ha scritta e che ha saputo trasferire le sue proprie emozioni....

Adriano Martini 22/01/2019 - 17:33

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Grazie infinite Antonio Girardi, si penso anch'io che sia necessario ritagliarsi degli spazi e dei tempi per ricaricarsi...Virtuali e non Un caro saluto

lidia filippi 22/01/2019 - 17:11

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Hai ragione Laisa Azzurra! Tuttavia sogno...un viaggio. Grazie della lettura e del commento

lidia filippi 22/01/2019 - 17:09

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Tutti dobbiamo ritagliarci un'oasi di sogno. Ce lo impone la vita frenetica. Splendidi questi versi.

Antonio Girardi 22/01/2019 - 13:10

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beh
nn è proprio la stessa cosa
ma occorre accontentarsi

laisa azzurra 21/01/2019 - 20:27

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Grazie del commento gentile Millina. Ecco, partire mi rattrista perché "partire è un po' morire" E' lasciare un nido in cui tutto è prevedibile e confortevole per l'ignoto. Poi quando mi trovo altrove, sto bene e mi riempio il cuore di cose belle, ma sempre con in mente il ritorno a casa...Chissà perché. In una mia poesia scrissi: "Io son colei che nata per viaggiare dei treni ho gran paura…" Un caro saluto

lidia filippi 21/01/2019 - 17:00

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Ah, se potessi partirei ogni settimana! Pensa, faccio un solo viaggio all'anno, a fine ottobre, ma passo i restanti mesi a "rovistare" su skyskanner, alla ricerca di possibili destinazioni e di nuovi sogni.
Come mai partire ti rattrista?
Ciao!

Millina Spina 21/01/2019 - 16:08

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