OPERA

Seduti in poltrone consunte
sonnecchiano i vecchi
col capo reclino sul petto
fingono di dormire, come i gatti.
Attendono sempre qualcosa o qualcuno, i vecchi
e pensano alla vita tornando nel passato
respirandola nei loro ricordi
narrando più volte le stesse vicende.
E se odono canzoni d’allora
gli s’accende una luce negli occhi.
Sono cocciuti i vecchi, come i muli.
Non fanno progetti
ma hanno un cuore,
anche loro hanno sogni e speranze.
Chiedono tenerezza e sorrisi
e mai gli basterebbero le cure.
Hanno tanto tempo i vecchi
ma hanno sempre fretta
perchè a loro sfuggon le ore.
I vecchi sono come specchi,
ivi riflessa v’è l’immagine di noi nel domani
coi capelli bianchi e le mani tremanti.

Opera scritta il 28/01/2019 - 18:34

Da lidia filippi

Letta n.837 volte.

Grazie di cuore Grazia Giuliani, gentilissima!

lidia filippi 30/01/2019 - 17:58

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sì, tanta tenerezza e sensibilità in questo quadro che dipingi con i versi...
Molto bella Lidia

Grazia Giuliani 30/01/2019 - 14:02

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Grazie di cuore Carmela Ferraro e grazie anche a te Mare Blù! Un saluto poetico a voi

lidia filippi 30/01/2019 - 10:54

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La tua poesia è dolcissima conduce tenerezza.

mare blu 29/01/2019 - 19:18

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bella

Carmela Ferraro 29/01/2019 - 12:50

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Grazie dei vostri meravigliosi commenti Mirella Narducci,Santa Scardino,Millina Spina,Teresa Peluso,Antono Girardi,Laisa Azzurra,Francesco Cau; mi avete fatta commuovere Penso spesso al mio futuro non lontano, da vecchietta, se Dio vorrà, ma ne ho anche paure...Vi abbraccio

lidia filippi 29/01/2019 - 10:08

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Anche la mia poltrona è li quasi pronta
ma ancora deve aspettare perché
voglio vivere e sognare per una gioventù
che forse ancora deve arrivare.
e spaziando nel tempo di questa vita

dai sono contento

Francesco Cau 29/01/2019 - 09:53

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...tanta tenerezza...
Mi hai fatto pensare alla canzone di Renato Zero.
Bellissima

laisa azzurra 29/01/2019 - 09:42

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I vecchi sono il nostro patrimonio.Ottima poesia.

Antonio Girardi 29/01/2019 - 09:38

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Bella dedica, scritta con amore, senza ipocrisia. Anche i vecchi hanno i loro sogni e non vorrebbero mai rimanere soli.

Teresa Peluso 29/01/2019 - 07:34

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Già, i vecchi, seduti su quelle poltrone consunte dalla storia della famiglia, sono lo specchio di quel che saremo domani, se la sorte ce lo concederà. Dietro quegli sguardi, persi nel passato, c'è il mistero dei loro pensieri e, almeno per me, la paura di indagare.
Belle le tue parole, piene d'attenzione.
Ciao!

Millina Spina 28/01/2019 - 22:19

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Bellissima dedica a chi ci ha ha dato tanto e che merita tanto. Speriamo di ricevere anche noi questa comprensione.

santa scardino 28/01/2019 - 19:24

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LIDIA...Se ci si arriva alla vecchiaia!
Un quadro triste ma anche un pò vero....Non tutti hanno poltrone consunte....

mirella narducci 28/01/2019 - 19:18

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