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Anche a guardare i rami
si faceva fatica
Le gocce colavano lente,
gonfie di freddo,
leggére come il nulla,
tenui rintocchi al batter di ciglio
D'improvviso una mano
sulla testa di lui
"Non piangere, son solo ricordi"
Vuotaron le tasche
poi strinsero i pugni
La risacca del mare
suonó per loro
tutta la notte,
oltre la pioggia
È così che nacque l'amore
È così che lo ricordo



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Opera scritta il 15/06/2019 - 17:51
Da Vincenzo Furfaro
Letta n.867 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


Nello scrivere il poetare sei riuscito ad andare oltre l cortina creata dalla razionalità. Penso che fuori il contesto poetico sei razionale per necessità però dove occorre, per il resto hai la tua dimensione che ti permette di creare perle di poesie come queste.
La chiusa poi, vale il prezzo della lettura.
Il peso ricordi che viene alleggerito dall'amore ma viene il tutto poi soppesato dal presente.
Poesia eccelsa, complimenti.

Giuseppe Scilipoti 30/12/2019 - 23:45

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Altra poesia degna di nota o comunque degna di essere considerata tale.
Ci troviamo dinanzi all’elaborazione del ricordo/rievocare, e da ciò si evince che la tua sensibilità ti orienta sull'universo multiforme dei sentimenti, e della forza degli affetti, proprio come in questo caso poiché i versi dispongo di punti chiave sui flashback e dei pensieri che inquadrano la poetica.

Giuseppe Scilipoti 30/12/2019 - 23:43

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Complimenti, veramente meritevole.

Graziella Silvestri 11/07/2019 - 18:41

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Triste ma bella

MARIA ANGELA CAROSIA 16/06/2019 - 07:40

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Bellissima

Maria Isabel Mendez 15/06/2019 - 22:27

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Ed è così che nasce l'amore. ..
Dall'espressione massima di sé, anche del proprio dolore

laisa azzurra 15/06/2019 - 20:24

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Bella poesia, un ricordo struggente...

Grazia Giuliani 15/06/2019 - 20:00

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