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LA NOSTALGIA

Stai a casa
e non uscire, stai a distanza
e non lo sfiorare; in quel metro
di distanza, si deprime .. esalta
la lagna.


Spesso faccio il
giro all'esterno del condominio,
penso … quando tempo passerà
ancora per parlare e abbracciar
qualcuno.


Nel profondo c'è
l'angoscia, porto e stazione
fantasma; strade deserte in una
cittadina di mare, a Macchitella
esce chi ha il cane.


Nell'angoscia,
prendo zappa e manichetta ;
annaffio piante e fiori davanti
casa quanto basta, nel vederli
sorridere prendo forza.


Cambiò tutto
nel vivere tra le quattro mura,
però c'è la speranza … che resta
ancora; nell'essere riconoscente,
la preghiera è pertinente.


Quel covid
diciannove, è sicuro che si
può domare; lo farà la scienza,
con altruismo e la sua grande
lungimiranza.

Anche se la
nostalgia ha raggiunto il suo
apice, sarà colmata del momento
dell'abbraccio con parenti … e i
tanti amici.




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Opera scritta il 22/04/2020 - 13:09
Da Gaetano Lentini
Letta n.870 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


però c'è la speranza ... ecco il sunto di una poesia vera, angosciante a tratti ma che mai abbandona la speranza. Complimenti sinceri.

Paolo Ciraolo 23/04/2020 - 19:06

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e recupereremo tutti quegli abbracci non dati

arianna lipani 22/04/2020 - 18:25

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Pensiamo a quell' abbraccio per sopportare il senso di solitudine...

Graziella Silvestri 22/04/2020 - 15:07

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E' veramente una tristezza stressante ... finiremo col deprimerci ad oltranza!

Maria Luisa Bandiera 22/04/2020 - 14:31

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