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Il sempre che giurammo...

Occhi stanchi e membra che cercano riposo
ma a vene di gruppo uguale ancor chiedono
di far quadrato,contro l’ineluttabile pendio
che giù fa rotolare i sassi dell’esistere.


Noi fummo il sogno che si sogna con gli occhi
e voi foste sostanza e battiti di un cuore
che arrendersi non volle mai neanche un istante
mentre volava il tempo ed il respiro...


Tu ieri, solco profondo nell’intima certezza
rughe di incomprensioni e dopo, scelte amare
sterminato dolore e forte consapevolezza
che a volte é lui che chiama, é il mare.


E tu bambino che muovevi passi incerti
verso un ventaglio di giovanili sconfitte,
ma ci pensò il poi che mille volte venne a dirti
che questa vita più che rose rosse é ortiche.


Sapete,
ancora si mescola questo sangue trasfuso
che fa di me guerriero di speranza
che fa di voi corazza, armatura di un illuso
affinché si compia questa mitosi dell’essenza.


Ho chiesto affetto e triangoli di baci
che furono richiamo e che ancora lo sono
delle nostre memorie,
e di non dimenticar mai, mai di accordarle
queste corde che dànno il nostro suono.


Così
Che sia per sempre
il sempre che giurammo...




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Opera scritta il 29/09/2020 - 22:25
Da Bruno Leo
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