OPERA

A volte riesco ad assomigliarmi
impedendo al cielo di entrare.
Altre erigo muri impossibili
persino da raccontare.
Procedo a tentoni,
sbagliando, imparando
poi sbagliando nuovamente,
sperando di non dimenticare niente
quando arriverà il momento
di farmi ricopiare in bella.
Innamorandomi di ciò che perdo
giustifico il tempo trascorso
a rincorrermi nel cuore dell’inverno.
Così finisco per ritrovarmi solo
con le storie che mi racconto
e qualche poesia da barattare
con i favori di una buona stella.
Un giorno in meno. Una ruga in più.
E’ tutto qua.

Opera scritta il 31/05/2022 - 07:44

Da michele gentile

Letta n.358 volte.

Bellissima,con una vena malinconica,mi piace come scrivi!!

Anna Cenni 31/05/2022 - 13:13

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Strepitosa, complimenti

Mirko D. Mastro 31/05/2022 - 11:39

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5* per sognare...

Marina Assanti 31/05/2022 - 10:32

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Poesia crepuscolare che scava nell'intimo sentire dell'autore, patinando i versi d'autunnale malinconia.
E' molto bella, molto... ma uno spiraglio aperto alla speranza?
Consolerebbe il cuore...
Davvero piaciuta, scrivi molto bene.
Complimenti... e grazie!

Marina Assanti 31/05/2022 - 10:32

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