Lo conobbi prima di incontrarlo.
Lo chiamai pace, inquietudine
poesia, moltitudini.
Non sapevo si chiamasse mare.
Dalla sua voce imparai il silenzio.
Dai suoi orizzonti la liberta'
nei suoi abissi il mio approdo.
Nel suo perdersi il ritrovarmi.
E le tempeste, le furiose onde.
I venti , la risacca, isole lontane.
Non sapevo si chiamasse mare
ma grazie a lui smisi di cercare
Lo chiamai pace, inquietudine
poesia, moltitudini.
Non sapevo si chiamasse mare.
Dalla sua voce imparai il silenzio.
Dai suoi orizzonti la liberta'
nei suoi abissi il mio approdo.
Nel suo perdersi il ritrovarmi.
E le tempeste, le furiose onde.
I venti , la risacca, isole lontane.
Non sapevo si chiamasse mare
ma grazie a lui smisi di cercare
Opera scritta il 20/10/2023 - 11:52
Letta n.172 volte.
Voto: | su 2 votanti |
Commenti
Era da tanto che non leggevo una poesia così... SPLENDIDA
Mirko D. Mastro 21/10/2023 - 17:20
--------------------------------------
Era da tanto che non leggevo una poesia così... SPLENDIDA
Mirko D. Mastro 21/10/2023 - 17:20
--------------------------------------
Bellissima come il mare!
Margherita Pisano 20/10/2023 - 19:52
--------------------------------------
Semplicemente accattivante
Maria Luisa Bandiera 20/10/2023 - 14:59
--------------------------------------
Inserisci il tuo commento
Per inserire un commento e per VOTARE devi collegarti alla tua area privata.