OPERA

Tutte le vite iniziano con una donna e così anche la mia, una donna accucciata in una buca nel terreno, due vecchie accanto con le pezzole tra le mani prive delle fedi, a turno, a frugarle dentro. Gli uomini di spalle, meglio non vedere come si nasce, si perde la magia dicevano in paese.
I nazisti a fiutare i vivi e a non far seppellire i cadaveri.
Che tu urlassi, che io piangessi e che l’asino più in là ragliasse, saremo morti tutti.
Stringemmo un patto di vita, ci scambiammo il sangue per rimanere vive e raccontarlo poi.

Opera scritta il 07/12/2023 - 19:52

Da Grazia Giuliani

Letta n.447 volte.

Grazie a tutti!

Grazia Giuliani 10/12/2023 - 16:32

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Racconto molto apprezzato

Angela Randisi 08/12/2023 - 20:29

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Intenso e profondo

Mary L 08/12/2023 - 14:01

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Un concentrato di emozioni e di momenti evocativi dove la venuta al mondo si scontra con la brutalità della morte. I miei complimenti, ciao

Francesco Scolaro 08/12/2023 - 10:35

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D'intensa profondità questo brabble!

Maria Luisa Bandiera 08/12/2023 - 07:33

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...mi scuso: "amare" non "amore"

Mirko D. Mastro 07/12/2023 - 20:36

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Righi di forte impatto scritti da un'autrice che, lo sai, non ho mai nascosto di "amore"...tu.
La parte centrale è fantastica per enfasi e conduce a una grandiosa chiusa.
Farti i complimenti è del tutto superfluo

Mirko D. Mastro 07/12/2023 - 20:35

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