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Una favola antica

Ampia la veduta
se a ritroso volgo il ciglio
con lo sguardo che penetra i ricordi
quanto l’onda
quando insinua la scogliera.

Audace più del vento
ma proclive alla promessa
fosti bimba fosti donna…amante
e infine sposa.


Le montagne griffarono i cieli
coi pastelli dei tramonti
e le nuvole smerlate
si adornarono d’azzurro.


Scalando le pendici dei tuoi occhi
scorsi il mare
mentre i riflessi della luna
illuminavano il cammino.


Così volle il destino
che giammai profferì parola
come di solito col giglio
loquir fa la viola.




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Opera scritta il 26/02/2024 - 16:15
Da Francesco Scolaro
Letta n.357 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


Una poetica che esalta il sentimento attraverso le immagini che il poeta riesce a far fluttuare nell'universo percettivo del lettore.

Francesco Rossi 01/03/2024 - 20:39

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Complimenti bellissima come sempre

Francesco Cau 28/02/2024 - 15:47

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Una chiusa stupenda! Complimenti!!

Anna Cenni 28/02/2024 - 13:21

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Francesco trovo bellissima l'idea di un cielo griffato. I ricordi come onde che s'infrangono. Complimenti. Ciao.

santa scardino 27/02/2024 - 14:53

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Una favola antica, vera, profonda e bellissima...ogni verso intinto con la penna del cuore. Complimenti Francesco

Margherita Pisano 27/02/2024 - 11:01

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I pensieri scorrono come su uno spartito di musica.
Più che apprezzata.

Maria Luisa Bandiera 27/02/2024 - 08:03

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Bella poesia e sentimenti profondi

Mary L 26/02/2024 - 21:41

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Che bella poesia! È piena di immagini vivide e sentimenti profondi. Grazie ancora per i tuoi commenti ai miei testi. Buona serata

MARIA ANGELA CAROSIA 26/02/2024 - 18:05

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