C’è nell’aria qualcosa
che non si palesa,
sento il suo respiro vorticare
mentre il vento striglia il mare
e lo infrange sugli scogli.
che non si palesa,
sento il suo respiro vorticare
mentre il vento striglia il mare
e lo infrange sugli scogli.
Sbircia anche la luna
come un pericarpo appeso
all’albero del sonno
nell’ora prima di alienarsi.
Ovattato in questa stanza,
dove i rumori
assurgono a sussurri,
dove l’aria,
umida d’inverno,
è manomessa dai termosifoni,
ripasso fondati teoremi
di uomini vinti e di uomini santi
al chiaro di una lampada accesa.
Poesia scritta il 28/02/2025 - 09:19Letta n.281 volte.
Voto: | su 6 votanti |
Commenti
Bella e profonda Complimenti 

Angela Randisi
02/03/2025 - 17:00 --------------------------------------
FRANCESCO...tutto si svolge nelle ore definite,il mare, il vento la luna seguono i ritmi stabiliti mentre noi nel silenzio della stanza oltre a sognare riflettiamo sull'essere. Credo sia il momento più bello.
Ciao

Ciao

mirella narducci
02/03/2025 - 16:35 --------------------------------------
Con eleganza espressiva versi profondi in metafore calzanti!
Paolo Ciraolo
28/02/2025 - 20:47 --------------------------------------
In cerrti momenti sembra di vivere una seconda vita o non proprio, tornando indietro col tempo che distrugge i giorni dell'inverno, dove il tramonto ha una luce simile a quella di una lampada accesa ma per finta. Molto profonda e vera 

MARIA ANGELA CAROSIA
28/02/2025 - 20:36 --------------------------------------
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