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Metamorfosi

Le stesse chances hanno detto, c’era scritto su di un grosso cartello in centro.
Abbiamo tutti le stesse chances.
Dottore, infermiere, avvocato, bagascia e pappa.
Fuori, il mondo è incompleto.


Il Po scende insidioso nelle anse, non vale mille euro quel barcone ormeggiato lì.
C’è magia nella vita, se stai dalla parte giusta, per il resto
aspetti la tua metamorfosi.
Aspetti la tua metamorfosi.


Country-sound attaccato a un vecchio furgone Ducato, con le ruote scoppiate:
è una protesta contro chi vuole la pelliccia sottratta a dei poveri animali martoriati;
ma tutti dobbiamo pagare un prezzo, un prezzo
per la nostra metamorfosi.


Dal fondo del letto stamani ho visto i miei piedi tumefarsi, e diventare caprini.
Due piedi caprini, con lo zoccolo duro come pietra.
Mi sono alzato e sono andato davanti allo specchio,
e mi sono detto quanto erano ganzi quei piedi caprini.


Credevo avessero un significato, ma era solo la mia metamorfosi.
I vigili di quartiere sorvegliano che tutto vada bene,
con i loro manganelli falsi, e le pizzerie s’acquattano fino a notte.
Aspettiamo la nostra metamorfosi.




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Poesia scritta il 17/02/2017 - 20:15
Da Giulio Soro
Letta n.851 volte.
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