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NEL MIO QUARTIERE

Lungi da me la
demagogia per il quartiere,
nell’abitarci mi gioisce il cuore;
lo visto nascere ne voglio conto e
ragione, chi ci amministra … lo
conosce bene!


Era un bravo
presidente del comitato di
quartiere questo è vero, non ci
pensa più … non ci credo; se ne
parla da anni, forse non sente
più niente?


Ha perso la
coscienza o non sente più
l’appartenenza? Lui li è nato,
ci abita … e tutto conosce, per
fare qualcosa forse si sente
di parte?


Quel primo
cittadino è figlio di questo
quartiere, quando lui giocava
con il pallone … stava attento
al verde e non calpestava le
piantine.


Lamentarsi
per le erbe e la sporcizia
si è costretti, il residente per
questo problema … con molta
tempestività lo chiede ma
nulla di fatto.


Forse vuole che fa la
fine del villaggio che non dico?
Così il primo cittadino sarà deriso!
Chi ci abita … non sono tutti matti,
forse chi lo governa sono i veri
distratti!


Sulla qualità
della vita questo quartiere
non si lascia mai al suo destino,
per mantenere pulito fatelo con
solerzia … perché paga sempre
tutto il cittadino.


Il mare e il verde
facevano da padrone, oggi con
erba alta e scarsa pulizia di puzza si
muore; non c’è spazzino ne guardia
comunale, gli abitanti e le loro case
sono sicuri?




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Poesia scritta il 07/01/2018 - 08:05
Da Gaetano Lentini
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