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DISTANZE (filo…sofia) di Enio 2

Er cammeriere der Marchese Brija
-servitore integgerimo e fidato-
è ritenuto da tutto er casato
propio come si fosse de famija.


Perché prima de lui a servi’ er casato
so’ stati tutti l’antenati sui,
-stirpe de servitori- perciò lui,
pensa come si lì ce fosse nato.


Morì su’ madre e, a straporta’ er fardello
assieme ar servitor fedele e onesto
pure er Marchese c’era e disse questo:
-Ner dolore me sento tu’ fratello!-


E er servitore: -ma senza arroganza-
-Te do der tu si mi’ fratello sei.-
-Vabbè’ ma io te devo da’ der lei
pe’ nun scordasse mai de la distanza!-




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Poesia scritta il 22/02/2018 - 10:30
Da enio2 orsuni
Letta n.978 volte.
Voto:
su 7 votanti


Commenti


sono tornato amici ma con la febbre a 40
da dieci anni grazie al vaccino, non ho più avuto una influenza ma quest'anno anche una brutta ricaduta. vi abbraccio vi ringrazio e torno a letto

enio2 orsuni 22/02/2018 - 20:38

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forte ENIO non fa una piega il tuo discorso

GIANCARLO POETA DELL'AMORE 22/02/2018 - 19:40

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Favolosa filosofia che non fa una piega!!! Oppure si, tra la servitù della gleba!
Bravissimo Enio come sempre

Margherita Pisano 22/02/2018 - 19:09

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E certo...
nei secoli è così!

Grazia Giuliani 22/02/2018 - 18:50

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francesco cau 2 22/02/2018 - 18:06

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Certo, uno doveva far del lei...la nobiltà e la plebe sempre si son distinte, anche se la morte li ha fatti sentire fratelli.

Teresa Peluso 22/02/2018 - 16:42

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Ecco
Una livella un po' bislacca
ciao genio

laisa azzurra 22/02/2018 - 15:29

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ENIO....Vero non fa una piega, sempre un servitore era, anche se di casa non aveva il sangue blu del marchese....Vale questo detto...- Tanta confidenza, fa perdere la riverenza - E questo vale un po per tutti.Ciao

mirella narducci 22/02/2018 - 13:55

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