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Non ho mai cantato la pioggia serena

quel suono di foglie e di legno
l'odore che sparge di novella
e di seme e di fiore -pregno
imbevuto-
lì lì per sbocciare il colore. Blu e rosa


la pioggia si posa
senza pena
tamburella
sui vetri e sul selciato,
sull'asfalto in grigio s'arrovella
pensosa si slarga sulle ardesie
e restringe nelle grondaie
con lunghe dita di fata
sui fiumi e sul mare ritonfa
in baluginio di stella
e le chiome in progettazione
di ricordo perduto
riveste.


Ha uno sbadiglio di fresie
la pioggia di marzo
sarebbe un quadro di Seurat
intreccio di puntini
sarebbe un convegno di merlettaie
ciarliere
un gioco di bambini
tra le fangaie
un concerto d'archi, fiati
e tastiere
se solo durassero le gocce meste
(negli angolini)


che non sono né tristezza
né depressione.
Sono solo carezza
e vita che trionfa
-in evoluzione.




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Poesia scritta il 26/03/2018 - 16:20
Da Carla Vercelli
Letta n.1240 volte.
Voto:
su 2 votanti


Commenti


Sono coinvolti tutti i sensi in questo tuo affresco di pioggia primaverile...
Originale e molto bella!

Grazia Giuliani 27/03/2018 - 22:30

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Belle immagini di primavera, in cui l'acqua la fa da padrona, con le gocce di pioggia che preannunciano chissà quali novelle...
Un quadro dipinto con pregevoli versi

PAOLA SALZANO 27/03/2018 - 12:20

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lo sbadiglio di fresie nella pioggia di marzo
è qualcosa di meraviglioso
così come tutta la composizione
sei brava davvero, originale e mai ripetitiva
complimenti!

laisa azzurra 27/03/2018 - 09:08

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