POESIA

L’alba tardava a venire
le ombre meno reali
sarebbero svanite.
Il mio amore
mi avrebbe raggiunto.
Senza di lui il mondo
era una pallina rotolante
nel cielo cupo.
Appena il sole sorgeva
d’oro e luminoso
la finestra
diventava azzurra.
Iniziavo a correre
come una bimba
nella luce
per quella strada
che si chiama vita.
In fretta per essere
presto fra le sue braccia...
Specchiarmi nei suoi occhi
e vedere così… me stessa
turbata da quel sentimento
che si chiama amore.
Spalancati e abbaglianti
i fiori della Clematide
simili a stelle aspettavano
di essere rapiti dalla luna.
Innamorati non si attendeva
che una tenda di stelle
e sparire nella notte.

Mirella Narducci

Poesia scritta il 04/04/2018 - 18:57

Da mirella narducci

Letta n.1117 volte.

Bellissima Mirella

Luigi Cervasio 11/04/2018 - 11:16

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Arriva tutto lo slancio dell'amore, incontenibile e con una chiusura stupenda davvero!

Grazia Giuliani 06/04/2018 - 18:18

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Bella poesia, colma di belle figure retoriche.

Teresa Peluso 05/04/2018 - 20:48

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Apprezzo molto le tue poesie piene di sensualità, ma ho trovato questa stupenda...
Quasi un breve racconto, pieno di immagini delicate e potenti al tempo stesso, come potente è l'amore.
La chiusa poi è bellissima...Complimenti Mirella

PAOLA SALZANO 05/04/2018 - 16:30

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Buona giornata Mirella
anche oggi ci delizi con la poesia
più bella.

Francesco Cau 05/04/2018 - 09:27

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Bella poesia...la clematis è il mio fiore preferito, ne ho quattro tipi in giardino, che curo personalmente. Quella viola è la mia preferita. bella anche la chiusa, della poesia.

Corrado B. 05/04/2018 - 07:25

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