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Il vestito

Non indosserò mai
il vestito del disprezzo,
è un sentimento che conosco,
ma che non mi appartiene.
Non permetterò mai
agli infernali pensieri
di gestire il mio libero arbitrio.
Non sarò un burattino
nelle mani di un puparo
crudele e senza cuore.
Non esporrò la mia gelida
anima ad un sole ardente
ed impietosamente inerme.
Non butterò nell’oblio
i colori dei fiori per
conservarne l’essenza.
L’unico vestito del mio
guardaroba sei TU.
Un tempo era perfetto,
caldo e leggero mi cingeva
i fianchi ed il seno.
Poi un giorno me lo
hai strappato di dosso,
lasciando il mio corpo
nudo ed indifeso.
Sfiderà il tempo e le tarme,
il suo stile sarà intramontabile,
ma la taglia non è più la mia.
L’amore ha questo potere:
rende ostinati e tenaci.



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Poesia scritta il 21/08/2020 - 22:08
Da santa scardino
Letta n.1034 volte.
Voto:
su 5 votanti


Commenti


Stile davvero originale e contenuti molto forti! Complimenti Santa

barbara tascone 22/08/2020 - 18:24

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Questa è una magnifica poesia.

Antonio Girardi 22/08/2020 - 18:11

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Condivido i precedenti commenti, bella poesia che tratta due argomenti opposti.
I sentimenti opposti andrebbero armonizzati per mantenere un equilibrio salutare.

Maria Luisa Bandiera 22/08/2020 - 16:33

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Vedo questa poesia posta in due messaggi.Condivido, il disprezzo è un pessimo sentimento da esorcizzare; nella seconda parte: se non c’è più il proprio amore si è come nudi di fronte alle avversità della vita, concetto molto forte e vero.
Ciao Santa.

Anna Maria Foglia 22/08/2020 - 15:53

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Profondi ed intensi questi versi.
Mai indossare il vestito del disprezzo, anche perché spesso l'amore finisce nel suo naturale divenire, non sempre è colpa dell'altro...

PAOLA SALZANO 22/08/2020 - 15:18

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Un grandissimo grazie a Giuseppe ed a Francesco.

santa scardino 22/08/2020 - 15:07

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Una poe molto bella ove l'Autrice mette in mostra un carattere, una volontà ferrea ancorata a valori che per nessun motivo intende mettere in discussione, malgrado la vita a volte si oppone ed il cuore ne risente tanto. Ciao carissima

Francesco Scolaro 22/08/2020 - 15:02

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... tuttavia le "scuciture" dell'anima a causa di quel qualcuno ahimè ti tormentano, a volte come aghi di una Singer impazzita.
In conclusione, il "filo" conduttore della poesia resta il comparto sentimentale che si avvale di azzeccati accostamenti. Si percepisce poi che nonostante gli strappi e gli "stropicciamenti" interiori sei una persona forte e ditale, emh, vitale.
Complimenti!

Giuseppe Scilipoti 22/08/2020 - 11:21

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Carissima Santa, metti a nudo la tua anima, un componimento intenso, ti si cuce addosso su "misura" fino a non distinguerlo più dalla tua pelle. Altra prova tangibile che c'hai "stoffa" per lo scrivere poesie. Con "Il vestito" come una brava sarta hai realizzato un pregevole lavoro. Nel verseggiare si avverte il desiderio di "svestirsi" da ogni forma di disistima, piuttosto vorresti "abbottonarti" da tutto ciò che è vero, puro e naturalmente bello...
(segue disamina)

Giuseppe Scilipoti 22/08/2020 - 11:20

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