Mi muove sempre la fine–il treno,
sul binario verso la Realtà, capricciosa,
quanto i suoi dei, con la d minuscola,
quasi invisibile,
sul binario verso la Realtà, capricciosa,
quanto i suoi dei, con la d minuscola,
quasi invisibile,
annoiati da una ruota dietro l'altra,
con pochi temi a disposizione, ormai…
senza la Santa Guerra da combattere, da vincere,
in un vortice di spade sporche, almeno.
Apparentemente.
Siamo soggetti a rischio
d'immobilità cruenta.
Poesia scritta il 12/06/2025 - 10:04Da Nonpò Etas
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