RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Quella volta che non fui buona


Avevo già la nausea e presto sarebbe arrivato il sudore freddo tra i capelli, quando imboccammo la terza curva della strada, che dalla mia cittadina saliva verso Aramo. I finestrini dell'auto di Marcello erano tutti aperti in quella vigilia di Natale e io, con il viso spinto all'esterno guardavo il bosco infittirsi e farsi più buio tra i rami che calavano sulla via. L'aria pizzicava sulle labbra bagnate che continuavo a leccare, mentre con la manica del cappotto mi asciugavo il naso. Quella era la sola macchina in paese e Marcello ne faceva un taxi nei rari casi in cui le persone non potessero prendere il pullman. Noi ci permettevamo quel lusso nelle feste natalizie. L'auto ci portava ai piedi del paese, alla Madonna, così si chiamava l'entrata sotto la porta, prendendo il nome dalla chiesa davanti alla quale si doveva per forza passare. Sarà che Marcello sfrecciava sulle curve a gomito finendo spesso sulla corsia opposta, che la mamma non amava andare al paese nativo del babbo, ma per... (continua)

Grazia Giuliani 13/12/2024 - 22:29
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Questa sono io.


Mi presento, sono Celeste, una ragazza di 20 anni, che dopo tanto tempo si è decisa a scrivere quelli che tutti chiamano "STATI D'ANIMO". Detto così sembra qualcosa di veramente complicato, qualcosa che sembra impossibile fare, ma se sono qui a dire questo, vuol dire che in qualche modo voglio "URLARLO". Non alle persone, no a me stessa ma a qualcuno, qualcuno che spero mi stia sentendo, qualcuno che lasci da parte il resto dei problemi, si siede e mi sente, non pretendo che mi ascolti, ma almeno sentire quello che io ho da dire. Nella mia testa ho tanta di quella confusione, non capisco più se fondamentalmente sono in una realtà oppure se ormai la mia cara amica ANSIA a preso il mio posto, come se ormai non sono più io che decido, lei ha deciso così, ha deciso da un giorno all'altro di prendere il mio posto. Sono quasi 6 anni che convive con me, almeno così lei dice. Lei ha questa mania di protagonismo, è così sfacciata.. l'opposto di me.
Con lei si è aggiunta un'... (continua)

Celeste Giannini 19/05/2017 - 13:39
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Raccolta Prima


A fronte dello scarso interesse riscontrato dal primo capitolo di Blue Lobelia mi sono trovato dinanzi a un bivio: confermare la fiducia a Dominique Noir, o continuare con Mastro…
A questo punto, mi sono detto, è forse il caso di fare una riflessione. E mi sono messo davanti allo specchio. Non vi nascondo che per un momento ho pensato di essere bipolare.
Alla fine ha prevalso Mirko.
Quindi eccomi qui a citare l’uomo attempato coi baffi bianchi nel parco della scrittura che vi ho fatto leggere giorni addietro. Lo scorso 21 di marzo pubblicò due testi anticipati da questa nota: “le poesie che seguono fanno parte di un gruppo già pubblicato in OS tempo fa e perse per via di una disattenzione che me le cancellò. Le ho recuperate e desidero siano nell'archivio del nostro sito…” ecc ecc
Ebbene, ecco l’idea: pubblicherò alcune poesie datate già presenti in OS ma rivisitate con la maturità degli anni e con una proprietà di linguaggio diversa.
Come in un vero libro di poesie mi prenderò i... (continua)

Mirko D. Mastro 22/04/2021 - 18:36
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Raccontami una storia ...


Il bell’Andrea

Capitolo 1 tratto da " Raccontami una storia"


Mio padre, era un uomo violento,vissuto nella violenza e nell'ignoranza e come spesso succede non avendo ricevuto amore neppure sapeva amare. Eravamo per lui dei fastidi ed in quanto femmine, rappresentavamo dei grossi problemi.
Appena nate non voleva neppure vederci, perché femmine!
Nella sua mentalità distorta ci vedeva come" delle comodità per i maschi"; per lui eravamo dei passatempi futuri, di cui il sesso forte avrebbe approfittato e lui in qualità di padre,si sentiva fastidiosamente caricato di responsabilità e senso dell’onore, doveva custodire gelosamente le nostre “ Virtù” per evitare "guai futuri". Verso i quattro o cinque mesi si degnava di darci una sbirciata e visto che comunque eravamo carine e qualche moina cominciavamo a farle, circa sino a due anni, giocava con noi e ci coccolava, per quel poco tempo in cui non litigava con mia madre e non era fuori a donne o con ... (continua)


Carla Davì 15/05/2017 - 20:14
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RACCONTO BREVE


Sono un gentiluomo, a parte l' età che avanza, qualche capello bianco,  poca barba,  ho ancora una voce  da leone, da far invidia ai tenori più bravi.
Visto il caldo di questi giorni, mi sento Loretto Goggi nella maledetta primavera, che fretta c' era, un po' di caldo è sempre piacevole su!
Mi piace una ragazza, la Cecilia.
Ha i capelli mori, con qualche meches e gli occhi vispi vispi.
Un bel sedere stile velina e delle gambe lunghissime.
E' super allegra, mi fa sempre cantare felicità!
La mia voce è un dono della natura, però sono un po' bassetto, datemi qualche consiglio per conquistarla.
Voglio essere slanciato,  un ballerino dance.
Per i capelli potrei comprare una tinta,  oppure rimango come Clooney, portandole un mazzo di rose.
Le rose sono sempre un gesto romantico.
Mi guardo allo specchio e penso che sono bello così,  sono un gallo nano..!
Nella botte piccola, ci sta il vino buono!... (continua)

Mary L 27/03/2022 - 17:58
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Racconto d'estate


Spiaggia assolata, una ragazza
in bikini di cotone stile anni sessanta,
capelli lunghi, castani e bagnati.
Tra le mani un libro tascabile,
in attesa che arrivasse l’amica
con le granite. D’improvviso una voce
arriva come scivolata dalle frange
che rivestivano l’ombrellone:
“ Scusi signorina posso sapere
cosa legge?” Il primo impulso
fu quello di rispondere :” Sono
affari miei”, ma guardandolo
pensai che non era il caso di essere
maleducata, in fondo mi aveva solo
rivolto un’ innocente domanda, e poi
era carino, aveva due occhi grandi
e scuri e per essere sincera mi sentivo
anche lusingata di avere attirato la sua attenzione.
Quindi mostrandogli la copertina del libro risposi:
“ Poesie di Jacques Prevert” .
Scommetto che quella che ti (passando subito al ‘tu’)
piace di più è “ I ragazzi che si amano” .
E senza fermarsi al titolo
me la recitò tutta. Rimasi per qualche
istante senza trovare nessuna parola,
non sapevo assolutamente cosa dire.
Ero sorpresa ... (continua)

santa scardino 26/07/2023 - 19:03
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Ragazze


MIRANDA

Si era innamorata di uno che non voleva saperne (forse gay) ma lei insisteva, insisteva. Ad una festa si fece venire una crisi isterica, si mise a piangere disperata, con le amiche a consolarla. E dire che mi piaceva il suo esibizionismo esagerato, la sua intelligenza brillante, il modo di camminare come i fenicotteri. Ma per amore la sua dignità stava a zero. Poi si sposò con uno che non amava.

VIVIANA

A trent'anni cercava un marito a tutti i costi e per questo pubblicizzava il suo essere benestante, il suo supermarket, l'appartamento di trecento metri, la macelleria. Ci provò con noi tre prima di far abboccare al suo amo un disperato che dopo la laurea non aveva i mezzi per andarsene a Milano. Lui altissimo e lei piccolina. Adesso sono sposati e hanno un bambino.

FANNY

Fidanzatissima, si era fatta stregare da uno strano tipo che aveva un potere: bastava uno sguardo e le donne cadevano stordite ai suoi piedi. Era sempre circondato da uno stuolo di ragazze che lo... (continua)


Vincent Corbo 09/04/2016 - 09:57
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Ragazzino stupido fa cose interessanti


Tutto iniziò con un sito che sentii nominare per caso da un tizio che aveva conosciuto on line, decisi di farci un giro e vidi tante bellissime ragazze che come me erano desiderose di fare sesso. Io ero vergine ma ben motivato, una sera mi decido ne scelgo una nelle vicinanze (7km) e ci vado, a piedi. Man mano che mi avvicino il cuore mi batte fortissimo, avevo paura un pò perché era notte ed ero a piedi da solo in una zona isolata, un po perché sapevo di star commettendo uno sbaglio, ma la cosa mi eccitava tantissimo. Sono molto vicino, il cuore batte ancora più forte la chiamo per farmi spiegare meglio dove si trova dopo 20-25minuti che giro a vuoto vedo il suo palazzo, è il suo, so che è il suo, deve esserlo per forza perché ha una bandiera dell'italia appesa di fianco al cancello, come mi aveva detto lei. Le dico che sono fuori, oramai il cuore sembra un fottuto martello pneumatico, lei mi apre , salgo al suo appartamento , lei mi apre la porta, bellissima formosa, in intimo, mi sa... (continua)

Sergio Aquila 26/04/2018 - 19:12
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Recondita armonia


Eravamo preparati a puntino, per entrare al Teatro Goldoni in una piovosa sera d’inverno della prima metà degli anni settanta!

Il libretto dell’opera, io e mio fratello, lo conoscevamo tutto, grazie alle lezioni che nonno ci aveva impartito nelle settimane precedenti, perché altrimenti l’opera lirica è una noia mortale se non si conoscono gli avvenimenti che si narrano. Così ci aveva cantato e recitato tutte le parti dell’opera, tutti e tre gli atti della “Tosca”.

Arrivammo con grande anticipo a teatro, perché, insomma, non avevamo biglietti di platea. Nonno conosceva un po’ di gente nel teatro e, con un biglietto di galleria, o in piedi, si poteva accedeva alla platea.
L’ingresso nel teatro è una bella esperienza specie se si è sotto i dieci anni. La sala illuminata, l’ovale della platea che ci abbracciava, sovrastata dall’enorme lucernario del soffitto della sala.
Tutto intorno i palchetti numerati, quattro ordini con il palco reale come chiave di volta.

Vestiti di tutto... (continua)


Glauco Ballantini 09/05/2015 - 08:30
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Ri-Sorgere


Ci siamo trovati...
con la schiena aderente alla parete curva, umida non bagnata, per me un abbraccio freddo ma sicuro che impediva di cadere nell'acqua al di sotto delle gambe. Solo il piede sinistro tuffava una briciola di pelle in essa, assaggio dell'assenza di calore immaginando la profondità.
Tu eri abbracciato alla concavità della parete di fronte a me, eri ancora vestito di tutto punto con scarpe di cuoio fiorentino, al polso brillava un orologio. Avevamo solo la mente come appiglio. Hai ragione tu...
sono stata più coraggiosa io a mollare lentamente la presa, ti ho convinto che potevi stare su senza tenerti ai pensieri prodotti dalla sola ragione, abbiamo lasciato che fossero parole, una nuvola di farfalle ci teneva su scollandoci dalle pietre umide, il primo tonfo nell'acqua scura è stato il tuo orologio, ha aperto un varco per il cuoio, per la lana blu tessuta.
Ho ragione io...
sei stato più coraggioso tu, spogliato dalle paure hai sentito di nuovo le tue mani... (continua)

Grazia Giuliani 09/03/2018 - 22:48
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