RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

Il funerale del corteggiamento


E’ morto il corteggiamento , e non da poco, ma da tanto, quale preludio all’incontro di due anime che hanno voglia di conoscersi. Dopo un breve sondaggio, per non cadere nei semplici concetti personali, ho tristemente dedotto che non è una questione generazionale , ma un fenomeno, se così lo si può definire, entrato nel modus vivendi degli uomini di qualunque età. E’ morta la voglia di costruire qualcosa che ti porti a passare gradatamente dal ‘Ti voglio bene’ al più sublime ed impegnativo ‘Ti amo’. Non credo che tutto questo dipenda dall’essere più o meno romantici, si tratta piuttosto della mancanza di pazienza di investire nel futuro, impegnando una cosa preziosa: il proprio tempo, a vantaggio di un vero amore.
Passare dall’apparire all’essere richiede impegno, dedizione e soprattutto voglia di conquista.
La frenesia di vivere tutto e presto fa bruciare tutte le tappe che la vita ci offre.
Incontrarsi con un partner sotto lenzuola di fantasia è facile,il difficile è farlo affid... (continua)

santa scardino 11/08/2020 - 20:09
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IL FUTURO


La luce era accesa.
Robert, seduto al bordo del suo letto, attendeva.
Attendeva qualcosa. Attendeva l'arrivo di qualcuno.
Attendeva, aspettava, pensava, rifletteva.
Era sera. Le luci nere illuminavano il cielo, ormai coperto di stelle.
Stelle bianche, stelle rosa, stelle rosse e stelle verdi.
Dal firmamento, Robert poteva scorgere degli elefanti.
Elefanti eleganti erano appesi alle stelle, che si muovevano lungo i binari della sera.
Ogni tanto si faceva vedere qualche magico poeta.
Volteggiavano su lunghi tappeti volanti,
sgargianti di dolci rime, verso le più lontane costellazioni, in cerca di Lei.
Come viaggiatori senza meta squarciavano la notte,
e con le loro rime andavano a colorare altre albe, al di là dell'orizzonte.
La tavolozza sempre piena di mille colori: dolci alla panna, grossi alberi,
qualche sprizzo di laghetto di montagna ed infine quel tocco di cielo morente.
Robert scrutò uno stormo di cicogne.
I magici poeti li accompagnavano, silenziosamente, ver... (continua)

Gabriele Salucci 26/06/2017 - 12:04
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IL GALLO E LA VOLPE


C’era una volta una volpe, talmente convinta di essere furba e astuta,
che, per farsi notare e ammirare dalle tante gallinelle che frequentavano i social,
prese ad inserire frasi, massime e proverbi senza mai citarne la fonte.

Se il suo scopo era quello di essere affabile con le pollastre o se aveva un secondo fine, non lo sapremo mai!

Le gallinelle non scrivevano sui social per timore di sbagliare, perché erano convinte di avere una bassa formazione culturale.

Un giorno, un gallo, che di parole ci cibava, infastidito dal comportamento della volpe, prima, la rimproverò dicendole di riportare la provenienza delle frasi che inseriva, poi, avvisò le gallinelle documentando loro che tutto quello che pubblicava la volpe, non era farina del suo sacco.

Alle gallinelle disse : “ state attente, la volpe è furba!- voi avete poco cervello, ma quella ha uno scopo ben preciso!”.

Morale : I furbetti per attirare a sé il proprio interesse usano qualunque espediente.... (continua)


Carmine De Masi 05/06/2022 - 09:12
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Il gelato


Finalmente mi venne servito il gelato che avevo richiesto.
La forma già mi lasciava pregustare il contenuto, e mi sembrava quasi un atto sacrilego dover intaccare quella piccola montagnola di panna, che sovrastava chissà quali altri dolci ingredienti. Il cucchiaino si abbatte' su di essa con la stessa forza distruttiva di una carica di dinamite per una casa che deve essere demolita: prendere a martellate il Davide di Donatello forse non sarebbe stata peggiore azione.
La panna perdette in un istante tutto il suo perfetto candore, lasciando però il suo gusto sul palato della mia bocca. Era destinato ad essere distrutto il gelato, senza nessuna consapevolezza, senza nessun ricordo di quella sua montagnola di panna che lo ricopriva. Dalla sua creazione alla sua scomparsa, passarono pochi istanti, una vita più grama di quella di una farfalla; la coppa di ferro che lo conteneva era però molto più squallida di un bruco e riusciva a fare scempio di tanta perfezione.... (continua)

giuseppe trucchia 17/03/2020 - 19:48
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Il gioco


Si chiamano giochi e li giochiamo tutti.
"Cosa caratterizza un gioco?" Mi chiedeva una persona che sapeva il fatto suo.
"Non so, il divertimento?" Risposi.
Sorrise
"No. Le regole!
È un gioco tutto ciò che ha delle regole."
Anche Eric Berne nella sua Analisi Transazionale me ne ha dato, in futuro, una conferma.
E quindi la vita, che ha le sue regole, se viene vissuta in società si trasforma anch'essa in gioco.
"Eh si ma la vita è una cosa seria!" potrebbero sottolinearmi.
"Perché il gioco no?"
Ogni anno i giochi di potere mietono milioni di vittime. Discriminazioni, guerre, femminicidio, mobbing.
Mi addormento con questo pensiero e sogno.
Ci sono dei bambini che giocano alla guerra!
Io mi incanto ad osservarli.
Uno corre da un albero all'altro.
"Pam pam" spara a due mani.
Ha gli occhi vivaci e viene smitragliato dalle dita puntate in lontananza di un altro che con la lingua che batte contro i denti pro... (continua)

Mf Mf 06/06/2020 - 06:03
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Il gioco del teatro


Un caro mi disse: "Fate il bel cavolo che volete; prendetevi in giro da soli, perché tanto possiamo farlo; e vi scannerete per questo. Che bravi che siamo.

Ma ricordatevi una cosa, non possiamo ingannare Dio. Di fronte a lui siamo tutti uguali.

Perfetto, ora tornate pure a recitare".... (continua)


Mirko Rossi 21/09/2019 - 16:30
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Il giorno della memoria Un viaggio, una sola meta, nessun ritorno!


Nella densa e velata nebbia della memoria,
scorgo incredula le valige abbandonate sui binari,
le scarpe dai lacci consunti, tutte le intime raccolte di una vita, ammassate, separate, rinunciate. Sento l’abbaiare concitato e rabbioso dei cani,l’ansimare del treno e l’acuto stridio dei vagoni.
Odo nella polvere che avvolge l’indescrivibile,
le strazianti urla dei bambini,strappati alle madri.
Quanti non son potuti crescere… Quanti non son potuti nascere!
Vedo ossa fuori dalle lacerate carni,vedo uomini e donne nudi, senza capelli, dai corpi rinsecchiti, dalle guance scavate, dalla spasimata sofferenza,ammucchiati senza pietà nel fango.
Vedo, mani consunte aggrappate ai muri dai fili spinati ,
in cerca di una libertà privata, e di una dignità sepolta.
Scorgo letti di legno impilati nelle lunghe camerate,
i pigiami a righe, marchiati dalle stelle e dal sangue.
Fiuto il miasma delle ciminiere dei forni, che si disperde.
Un fungo di cenere dall’acre odore.
Nulla rimane, d... (continua)

Tiziana Pedol Barone 26/01/2016 - 08:22
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Il giorno prima.....


Continua, ormai da giorni, a pervadermi questo inutile senso di oppressione, che mi schiaccia il petto e mi stordisce la mente. Ho cercato di ingannarmi con pensieri piacevoli e momenti di
vita sociale, ma inutilmente, il mio corpo reagisce come un cane alle minacce del bastone, indietreggia spalanca le mascelle e ti guarda dritto negli occhi con rabbia.
Forse il cane è più fortunato visto che ha qualcuno a cui lanciare le sue frecce infuocate di odio,
invece a me rimane solo la mia immagine, riflessa nello specchio, che mi guarda muta e sempre più distante. Impersonale presenza, su cui rifletto una rabbia che che mi rifrange in maniera esponenziale.
A momenti ricordo quando da bambino cercavo di sorprendere l’immagine riflessa facendo movimenti improvvisi dagli angoli dello specchio o accendendo e spingendo le luci. Anche questi ricordi non mi fanno più sorridere, come non mi allieta ogni altro momento della mia vita passata.
L’unica possibilità di evoluzione è la ricerca di un... (continua)

paolo signorini 13/11/2017 - 21:37
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IL LABIRINTO


È un labirinto, un labirinto immenso. Non ci sono incantesimi. Non ci sono trappole. Non vi è nulla di quel magico o surreale che spesso la parola «labirinto» evoca in noi. Solo un'infinita distesa di vicoli incastrati tra loro e racchiusi da alte e fitte siepi. Ci sei dentro. Ricordi quando sei entrato, ricordi la meta che avevi. Eri convinto di poterla raggiungere con qualunque percorso, anche il più intricato. O meglio, eri sicuro che valesse la pena di tentare.
Ma ormai è notte fonda. Non una di quelle notti tenebrose, inquietanti e ricche di insidie. Una notte chiara, limpida. Un chiaro di luna intenso e rassicurante illumina il tuo cammino. Eppure esso è cieco. Non basterebbero tutte le stelle del mondo a renderlo luminoso.
Inizi, così, a realizzare che l'uscita non è facile da trovare. Ti volti indietro, cercando il luogo da cui provieni. Cercando quella fessura che ha inaugurato l'inizio della tua perdita. In una parola: l'entrata.
Ma hai percorso tanta, troppa strada, con i... (continua)

Vera Serrau 27/10/2016 - 19:48
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IL LIMITE DELLE RISORSE COGNITIVE


Quanta energia sprecata per un sorriso
Per una convenzione sociale
Per qualcuno che non si merita di vedere le nostre pupille
E che pur senza conoscerle le succhia via
Come l’ultimo spiro porta con sé la vita
Rantolo mortale
Lasciandoci come una puttana dopo l’atto
Si chiude il sipario
Anima senza corporeità... (continua)

Eric Blair 22/05/2023 - 08:04
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