RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Nei toni del tramonto

D’aurora e tramonto
fu luce e tenebra,
cogliesti l’essenza,
t’appartenne.
Goccia a goccia
scavasti cuore e sensi,
consumando ragione.
Vulcaniche emozioni
avvolte nelle notti
travolsero anime,
luna e stelle testimoni
sigillarono impalpabili sospiri.
Un sogno prese forma,
inebriandosi al piacere
accese passione.
Nell’incomprensione del giorno si spense
sfrangiando fiamme d’irruenza,
spengerlo nella memoria fu arduo.
Svelati dunque!
fosti l’amore che giurasti? ... (continua)

genoveffa genè frau 02/11/2021 - 16:24
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A briglia sciolta

Allentai le redini per farlo galoppare a briglia sciolta.
Era docile e adorabile, lo assecondavo sollevandomi sulla sella senza fatica, da sempre ottima amazzone, fin da piccola avevo preso lezioni d'equitazione.
Adoravo i cavalli, ne ho avuto diversi, compreso uno splendido puledro nato nella mia vallata, nel prato antistante la stalla proprio la notte di Natale.
Mi lasciai condurre dal mio purosangue anglo arabo, col vento sui capelli, il viso arrossato per l'ebrezza e il nitrito festoso per la libertà concessa.
Si era creato un rapporto di fiducia reciproca, sapeva dove condurmi, al rientro avrebbe avuto in premio la sua razione d'avena e fresco foraggio, dopo una bella strigliata e un po' di riposo.
Non ho mai usato la frusta, con fermezza e dolcezza si ottiene ciò che si vuole senza costrizioni, come un gioco e quando ti vedi riflesso nei suoi occhi, la felicità è unica.
Altri giocano e cavalcano con la fantasia, ho avuto il privilegio di cavalcare per pura passione e anco... (continua)

genoveffa genè frau 11/11/2021 - 09:16
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La cena dei morti

Un incauto ladro si aggirava in un vecchio cimitero di campagna e appena il custode si allontanava lui sottraeva i lumini più belli.
Una volta fatto man bassa rivendeva la refurtiva al mercato rionale esponendo la scritta: Lavorazioni e decori artigianali" eseguiti da lui.
I morti, stanchi dei soprusi del malfattore, si riunirono in consiglio e mentre pasteggiavano stuzzichini, stabilirono che avrebbero punito il ladro.
Un giorno, l'ignaro millantatore entrò nel cimitero e fu attirato da una bellissima luce.
Costeggiando un vialetto giunse ad una cappella e vi entrò.
Alle spalle dell'altare vi era una nicchia con una porta spalancata, la splendida luce proveniva da lì.
Sbirciò e vide una bellissima lampada dai cristalli rossi che emanava un'incredibile luce, non seppe resistere alla tentazione e si introdusse oltre quella porta.
Appena toccò la lampada la porta alle sue spalle svanì lasciandolo prigioniero all'interno di una nicchia che non esisteva nel mondo reale e a nul... (continua)

genoveffa genè frau 22/09/2021 - 14:53
commenti 12 - Numero letture:652

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Buonanotte mondo versione originale

“Appoggiata su se stessa,
quasi ricurva,
in un intreccio di fuggenti visioni,
se ne stava l’anima,
silente ad osservare
un’ombra scura che dalla terra s’allungava.
Pioggia scese,
fredda, annerita
dall’umana debolezza,
che in ceppi di duro odio la tramutò.”
Caracollante e informe massa livida
rigurgitante veleno prese l’animo.
Calpestando valori
distruggendo onori
alitando livore
nelle tenebre gongolò.
Delle menzogne
si nutrì
compiacendo se stessa
Specchiandosi
nella lussuriosa vanità.
Volasti fuori a bagnare
le paure, sollevasti le mani
a brandir fiori,
furono spade d’amore
a trucidare malvagità,
furono parole di quiete
a scatenare tempeste,
furono tempeste a portare la quiete.
Dormi nel tuo sonno, ora, che dal passato
porti ferite.
Dormi in semplici bare,
allineate sulle pendici dei monti,
lo farai in ognuna,
per ogni giorno che di vita resta,
per ogni fratello morto in te.
Vivrà ancora speranza, non più vani trofei
a cui attingere sangue,
non più... (continua)

genoveffa genè frau 31/08/2020 - 11:45
commenti 2 - Numero letture:694

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La soffitta della soffiata soffritta

Nei lontani giorni di fine ottocento due cugini sprovveduti decisero di mettere per iscritto i loro pensieri da tramandare ai posteri.
Scelsero come base una vecchia soffitta impolverata, chiusa da tempo per inutilizzo, dopo una bella ripulita sarebbe stato un luogo ideale per scrivere in santa pace lasciando che la fantasia facesse le sue evoluzioni in totale libertà.
Per non disturbarsi a vicenda decisero di utilizzare quello spazio a giorni alterni dopo aver dato una bella sistemata al locale munito di piccole finestrelle che permettevano alla luce del sole di infiltrarsi illuminando tutto lo spazio, lasciando solo piccole zone d'ombra che non intimoriva i ragazzi.
In un angolo ricoperta da un lenzuolo un tempo bianco, troneggiava un'antica sedia a dondolo ben conservata, nessun tarlo aveva osato profanarla. Ancora non sapevano i ragazzi dei nuovi tarli con cui avrebbero dovuto combattere.
Con grande sorpresa scoprirono un antico pianoforte, neppure un graffio lo aveva intaccat... (continua)

genoveffa genè frau 02/05/2022 - 22:47
commenti 6 - Numero letture:368

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