RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Marco 14:30

Marietta aveva un figlio sposato che aveva avuto una bimba fuori dal matrimonio.
Chissà perchè, per tutti, doveva ritenersi in colpa la moglie di suo figlio, solo perchè la storia con Lucia, storica fidanzata, aveva preceduto decennalmente il matrimonio. E a quanto pare l'aveva anche seguito con le nefaste consequenze del caso.
Tutti erano a conoscenza della situazione e a tutti e andava quasi bene.
Lucia e Marietta si incontravano nel piccolo negozio di tabacchi di proprietà di Marietta, nella via principale del paesone per un saluto fugace e quasi clandestino. Il caso volle che un giorno, Marietta, prendesse in braccio la bambina e che un'avventrice entrata nel locale, vedendogliela in braccio, le chiedesse ingenuamente:
“Bella, è la sua nipotina?”
“No!” - rispose - “E' la figlia della signora!”

“Prima che il gallo canti...”... (continua)


Beppe Billi 19/10/2018 - 12:24
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Abel Alexander

Tutto facevo per l'acquisto di cose, era il sentimento pervadente del mio animo, il momento fondante. Che poi non aveva seguito.
Successivamente non lo usavo quello che compravo, o lo facevo pochissimo.
Mi esaltavo in quell'unico momento.
Comperavo strumenti elettronici sempre all'avanguardia, sempre più intelligenti che invecchiavano sempre più velocemente.
Ogni cosa si dilavava rapidamente ed io restavo lì, basito, senza la volontà di usarla e per paura di sciupare ciò che era fatto invece per essere usato.
E lo stesso poi ho fatto con me stesso, evitando di disperdere energie inutili, sempre preoccupato di mettere tutto in equilibrio, circondandomi di sicure cose senza volontà che apprezzavo solo nel momento dell'acquisto.
Le auto rivendute sempre quasi nuove, per il modello successivo che faceva la stessa fine di quello passato.
Anch'io come i miei acquisti dovevo essere stato un buon strumento che la vita però non ha mai adoperato.
Sono alfine rimasto coerente.... (continua)

Beppe Billi 26/10/2018 - 08:48
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Un apostrofo rosa

Ecco, glielo aveva dato alla fine della notte. Per la prima volta, da quando la conosceva, ed erano ormai venti anni, le aveva dato un bacio.
Una notte nella quale si erano succeduti molti incontri che avevano visto i due nelle situazioni più strane, da una chiesa ad una imbarcazione piena di gente, ad un campo sportivo nel finale quando, dopo essersi cambiata per giocare, per la prima volta le aveva intravisto le gambe, che non mostrava mai, ed era uscita con la felpa della tuta sopra il body azzurro. Lo aveva abbracciato prima che si scambiassero un bacio, come in un film in bianco e nero.
Il sapore di quel bacio rimase con lui anche dopo il caffè lungo preso al distributore automatico al lavoro, un ricordo che non si dimentica facilmente, latore di indicazioni sulla sua vita delle quali non voleva prendere atto, arrivate oltre il tempo massimo.

Molti sogni e risvegli in quella notte, della quale restò solo quella piccola gioia che colorò la giornata di fine settembre.... (continua)


Beppe Billi 21/11/2018 - 08:11
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Sergio B.

Coerente sempre, da ragazzetto per lavoro consegnava la merce a domicilio ma non voleva la mancia perchè la riteneva un compenso per un lavoro non fatto. E come si arrabbiavano le persone col titolare della ditta, lo ritenevano quasi un affronto!
“Ma come, gli diamo dei soldi in più e lui non li vuole?”
No, perchè il lavoro non è elemosina, si paga per quello che si fa' e non c'è bisogno di elargizioni ulteriori.

La coerenza la pretendeva anche dagli altri. Quando vinse un concorso per entrare in Provincia gli dissero che il posto era a Piombino e avrebbe dovuto fare il pendolare. Lui rinunciò salvo poi vedere che chi lo aveva sostituito era entrato a Livorno: fu una delusione!
No, non lo ammetteva che i compagni lo avessero ingannato!
“Ma te lo dovevi immaginare...” - Gli dissero.
“Ma assolutamente no, dai compagni no!”
“I comunisti si devono vedere da quello che fanno, non da quello che dicono.”

La coerenza però non lo abbandonava e ripresentò il conto qualche anno dopo.... (continua)


Beppe Billi 04/06/2020 - 12:34
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Tutto per bene

Fredda vendetta la sua, subdola e non violenta. Era una goccia che scavava la pietra. Il tanto vezzeggiato Papà non si era occupato di lei quando era il momento dell'età più verde; d'altra parte lui teneva anche una famiglia legittima, e da alcuni obblighi non poteva esimersi.
L'assenza del padre, compensata vagamente dagli anziani nonni, pretendeva il conto salato ed acido nelle feste comandate. Il Natale non era mai presente, festeggiavano insieme il secondo giorno:
“Tanto è uguale...” diceva la mamma.
Mica vero!
Il capodanno a volte c'era ma più spesso rimandava tutto alla prima domenica successiva.
Oltre la famiglia sagrada c'era poi il lavoro. Le spese chiamavano al doppio dovere:
“Papà deve lavorare sempre per avere i "cittini" per te...”

Certo, come diceva lui, compensava con la qualità la quantità delle giornate di assenza. Pietosissima bugia.
Lei veniva dopo la famiglia ufficiale e dopo il lavoro, a seguire solo la mamma che era l'ultimo dei pensieri del... (continua)


Beppe Billi 01/03/2019 - 08:43
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