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Una vecchia foto

Prendo in mano una vecchia foto e compiaciuta di rivedermi con tanti anni in meno; brevemente rivisito i luoghi dei miei verdi anni. Nella mia visione panoramica, brevi flash e sprazzi di ricordi mi fanno brillare gli occhi: rivedo erba tenera e fiorellini di campo profumati nei prati, cieli azzurri e tersi nel cielo, ruscelletti freschi e tintinnanti e provo ancora tanta voglia di saltare, correre e giocare. Ma col tempo tutto cambia: si modifica il modo di vedere le cose e anche le prospettive e le aspettative mutano d'aspetto. Se prima immaginavo di trovare chissà cosa dietro l'angolo, oltre il muro ed osavo spingermi più in là ed oltre...ora preferisco guardare le cose più da vicino: sempre più spesso mi fermo ad osservare le forme, i contorni, i colori di tutto ciò che mi circonda. Guardare troppo lontano non mi riesce più: le immagini appaiono troppo sfocate. Non mi piace nenche più correre: se vado lentamente ho l'impressione che il tempo scorra meno velocemente. La mia schiena si è un po' inclinata sotto il peso degli anni ed io, ora più che mai, ho solo tanta voglia di liberarmi delle foglie morte e dei rami secchi accumulati nel tempo: lo faccio per sentirmi più leggera. Una volta i miei occhi erano vivaci, attenti: si smarrivano a rimirare oceani pullulanti di flora e fauna marina e le mie mani bramose, desideravano afferrare tutto e prendevano più cose possibili a piene mani. Tempo fa con la mia vorace bocca bevevo la vita ad ampi sorsi e le mie gambe agili e scattanti di giovane puledra, saltavano staccionate ed ostacoli e il mio corpo flessuoso, compieva acrobatiche e mirabolanti peripezie...ed io mi sentivo infallibile. Ora le mie gambe e le mie mani sono tremolanti e la vista non mi consente di guardare troppo oltre. Ora mi guardo allo specchio e la mia immagine appare sempre più sbiadita. Ora più che mai, desidero solo prendermi per mano e con carezzevole indulgenza verso me stessa, ripetermi ogni giorno: "ti voglio bene vecchia mia, spero di godere per tanto tempo ancora della tua compagnia." Ripongo la vecchia foto e sorrido al nuovo giorno, felice d'esserci. La vita è una sorpresa continua: è come un sacco pieno pieno di cose e dentro ci puoi trovare del carbone oppure tante leccornie. Non ho avuto modo di misurare la profondità del mio sacco; però spero di trovarci ancora tante belle sorprese. La nota dolente è che devo sporgermi sempre più in avanti, ma fortunatamente non vedo ancora il fondo. Qual è la differenza fra prima ed ora? Prima uscivo con la testa fuori dal sacco, ora devo stare attenta a non finirci con la testa dentro. Sento ancora il ruggito della leonessa che è in me e noto con orgoglio che la mia graffiante voglia di mordere la vita non ha perso il suo smalto. Allora...ad maiora semper: io non mollo.



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Racconto scritto il 28/06/2021 - 07:26
Da Giovanna Balsamo
Letta n.791 volte.
Voto:
su 3 votanti


Commenti


Anche se sono maschio, non nego di essermi compiaciuto anche io per la visione di vecchie foto. Condivido le sue considerazioni, la ringrazio e la saluto.

Ralph Barbati 28/06/2021 - 08:33

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