Parole in libertà
Scrittura Creativa |
La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia. Scrivete un testo all’interno del quale ci sia la frase di una canzone che è motivo di ispirazione p Le istruzioni sono: Anche in questo caso Vi chiediamo di apporre una nota in calce con il titolo ~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~~ Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa. Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore. |
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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO Amore , che ora stai dinnanzi a me , ricordi quella sera di settembre che uscimmo insieme a guardare le stelle sdraiati in un prato? Io ricordo ancora l' odore dell' uva che stava maturando nei vigneti poco distanti. Lo sai che sento ancora il sapore del nostro primo bacio ? Quando ti presi le mani , dolcemente ti strinsi e perdendomi nei tuoi profondi occhi , ti baciai. Non ti mancano le nostre camminate , mano nella mano e le nottate passate insieme ad ammirare la luna? Il tuo cane che interrompeva i nostri discorsi con un geloso abbaiare? Lo so non sono stato un buon principe azzurro e i difetti che avevo li ho ancora ma se puoi comprendimi e spiegami , come può un uomo che ama una donna riavere la propria amata? E se essa che se né andata sperando in un nuovo amore , che poco dopo è sbocciato, non fa ritorno ?
Come posso vivere se non respiro l' aria pura che tu emananavi? Ricorderai quella sera di capodanno che ci trovammo in centro e che festeggiammo con un intenso abbraccio ... (continua) Patrick Pelle 08/05/2013 - 14:27 commenti 0 - Numero letture:1195 Argomento: MINIRICORDI
Con le gambe a penzoloni. Attraversò lentamente il vialetto alberato.
Era mattina presto e un sole ancora tiepido e pallido si intrufolava tra le fronde degli alberi, come un bambino curioso che pareva volesse seguirla con lo sguardo. Superò il cancello e pensò, fra sé e sé che non avrebbe dovuto indossare quelle scarpe con i tacchi così alti: le pareva di sprofondare ad ogni passo in quel cortiletto cosparso di ghiaietta, che rendeva il suo passo incerto e goffo. Stette qualche istante in silenzio, mentre nella mente andavano disegnandosi immagini lontane, passate che le appartenevano e che ritrovava, in quel momento, di nuovo vivide e reali. "Ti ricordi quando correvo giù dalle scale ancora in pigiama e con gli occhi assonnati urlando "Nonno,nonno,aspettami!"? Mi aveva svegliato il rumore fragoroso della messa in moto del tuo motocoltivatore. Era poco più che l'alba e non volevi che mi alzassi così presto, ma era irrefrenabile la mia infantile gioia di poter saltare su quel carretto, e pot... (continua) Sabina Forni 09/05/2013 - 13:41 commenti 2 - Numero letture:1478 Argomento: MINIRICORDI
Le tessere del mosaico Paolo Miele è un bel giovanotto; a parte i tratti gentili del viso, tutto il resto di lui contraddice il suo cognome, partendo dal carattere deciso, duro come il ferro, per arrivare al corpo muscoloso e atletico.
Paolo è un poliziotto, sta per vivere un'avventura strana e un po' surreale. Il turno era finito. Jego MezzoLupo 13/05/2013 - 18:05 commenti 0 - Numero letture:1418 Argomento: MINIRICORDI
SORRIDI ANCORA Era una assolato pomeriggio d'estate, ogni cosa, sembrava tingersi di giallo, nel sole del primo pomeriggio. Si prospettava una bella serata, il cielo era limpido e luminoso. Era lì, seduta sui gradini, sotto casa indecisa su cosa fare. Ormai aveva finito di lavorare, e le vacanze erano cominciate. Ancora non aveva pensato a nulla, eppure sentiva che quell'estate era diversa, non avrebbe saputo dire perché. Lo sentiva e basta. Si alzò, era arrivato il momento di fare quattro passi, fino al lungo mare del suo paesino. Le strade erano per lo più deserte, i pochi che come lei, ancora non erano partiti, di sicuro erano scesi in spiaggia, e i turisti, che quell'anno non erano molti, non si facevano mai vedere prima di sera, quando assalivano in massa l'unico bar che c'era e si riversavano, rumorosi nelle strade, impedendo di dormire. Ma anche quella era l'estate, si disse. I suoi tacchi riecheggiavano sulle pietre, mentre affrettava il passo. Ormai sentiva il rumore delle onde e non vedeva ... (continua)
Marirosa Tomaselli 28/06/2018 - 18:10 commenti 0 - Numero letture:996 Argomento: TEMA
LA CONVERSAZIONE Il posto non è il solito bar della piazza del paese e nemmeno il ritrovo del Circolo Lavoratori ma il -Campo di Marco-. Un tavolo di pietra di Sarnico, due panchine dure e fresche sotto gli olivi ai piedi della collina.
Marco è già lì seduto vicino al secchio di acqua piovana con le mattonelle di ghiaccio per tenere al fresco le due bottiglie di buon vino bianco. Il primo ad arrivare è Giuseppe, abita abbastanza vicino, trascinando i piedi perché porta sempre gli zoccoli. -Qui si sta proprio bene e gli altri?- -Arriva Gas, guarda, è in bicicletta però la spinge, la salita è dura!- Ridete voi, ma quando torno a casa vado come il vento! -Sentite? Questo è Gerardo con L'APE, che baccano di sicuro avrà caricato qualche arnese da lavoro da riparare- - Allora- chiede Marco- che novità ci sono in piazza Garibaldi Giuseppe-? -Hai visto il volantino faccia a faccia con Sindaco e Giunta? In via Roma è per il 2 luglio ore 20.30. - Noi di via Roma ne avremmo di cose da chiedere, per pri... (continua) Lucia Ghitti 27/06/2013 - 11:28 commenti 0 - Numero letture:1258 Argomento: LA CONVERSAZIONE
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