Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

La paura addosso... quando il bullismo fece di me una vittima

Le istruzioni sono:

Immagina o racconta


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Per partecipare basta registrarsi gratuitamente ed accedere alla propria area privata dove si trova la pagina per la pubblicazione della scrittura creativa.
Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



GENOMA

L’uomo era alto e così magro che sembrava sempre di profilo. La sua pelle era scura, le ossa sporgenti e gli occhi ardevano di un fuoco perpetuo. Insisteva sulla pelle della terra con lo sguardo orientato verso il buio, quasi cercasse di illuminarne i confini per poterci entrare dentro. Non camminava: piuttosto sembrava indietreggiare, alle sue spalle, l’arido edificio dal quale probabilmente proveniva. Guardarlo, da lontano, era come entrare – abusivo – dentro una tavola di Dylan Dog. Eppure era tutto vero, indiscutibilmente reale. Lo si capiva osservando i particolari che solo la vista periferica può percepire: il palo della fermata dei bus, la ragazza che cammina lenta, colonizzata dal suo smartphone; la musica masticata da un rapper e rigurgitata dal finestrino mezzo aperto di un furgone in attesa del verde. Si fosse trattato di un fumetto, sarei andato subito all’ultima pagina per capire chi fosse quell’uomo e che cosa cercasse, dentro quel buio. Ma lui – quasi anticipando la mia... (continua)

massimo fabio 13/05/2016 - 13:42
commenti 0 - Numero letture:1023

Argomento: INCIPIT (inizia il tuo racconto con la descrizione di questo personaggio)

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L\\\'ipnagoga

Non dormivo ormai da un mese, o forse erano due? In ogni caso non avevo idea di che giorno fosse, tantomeno di che ore fossero, ma la luce che si faceva largo grigia quanto la bruma che attraversava, presagiva l'arrivo di un imprecisato mattino e dell'ennesima inutile alba.
Stufo dello scarso ed insoddisfacente sonno chimico avevo deciso, ormai allo stremo, che forse la soluzione migliore fosse che il mio cervello uccidesse il mio corpo o viceversa se preferite.
Ma c'era un problema,
non morivo.
Alcuni giorni prima ero inciampato nella bilancia accorgendomi con uno stupore presto tramutatosi in disinteresse che avevo perso 34 kili o giù di lì, ora lo specchio che avevo rotto con una testata un migliaio d'anni prima mi restituiva l'immagine di un naufrago denutrito in abiti casual decisamente troppo abbondanti, mi sfilai dolorosamente una canottiera più simile ad uno straccio trovato in un'officina che a qualcosa che fosse mai stato indossato.
Le scapole di un uomo alto unoenovant... (continua)

Gian Donetti 17/05/2016 - 23:25
commenti 0 - Numero letture:939

Argomento: INCIPIT (inizia il tuo racconto con la descrizione di questo personaggio)

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Al buio di una caverna…

Il buio è spesso quello che ciascuno ha dentro

Il nostro organizzatore, amico e collega Angelo, aveva programmato, come al solito, una nuova gita per visitare uno di quei tanti famosi castelli sparsi in Sicilia, assieme i soliti colleghi docenti con cui da qualche mesetto non ci si vedeva.

Questa volta la destinazione della nostra escursione, era la visita al castello di Mussomeli, nel nisseno, noto anche come castello manfredonico, fortezza eretta tra il XIV e il XV secolo.

Tutto era stato come sempre prenotato, organizzato alla perfezione, così pure le eventuali soste dopo la partenza in pullman.
Durata del viaggio: alcune ore.

Il gruppo dei quaranta partecipanti riprese così, dopo la pausa estiva, l’abituale ritmo d’allegra spensieratezza. Da considerare che eravamo docenti taluni in pensione , altri decisamente più giovani, ancora in servizio.

Tutto si svolse con la solita briosa prassi.

Un paesaggio multicolore, simile a un quadro di Vincent van Gogh, che sci... (continua)


Vincenzo Scuderi 17/10/2017 - 13:27
commenti 0 - Numero letture:1182

Argomento: AL BUIO IN UNA CAVERNA

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Sarò Nonno

Un fluttuare nell’aria, un sussulto di gioia e di infinita tenerezza, questo rappresenta per me divenire nonno; soprattutto nel caso del mio primo nipote, un’emozione intensa e una grande tenerezza, certo, ma anche un po’ di malinconia: in fondo, è come toccare con mano che gli anni sono passati, e che ora ti trovi in seconda linea. Insomma, abbiamo la sensazione di essere rimasti indietro, la consapevolezza che nell’accavallarsi delle generazioni noi, che eravamo l’onda di punta, ora siamo superati e quasi risucchiati dalla risacca. Il sentimento prevalente è la gioia e la felicità nei confronti di questo regalo e dell’inaspettato supplemento di giovinezza che ci viene offerto e la sensazione che siamo arrivati a una svolta importante, e quasi che sia ora di “tirare i remi in barca” e di fare un bilancio della nostra vita. Singolare, molto diversa da quella provata tanti anni prima, come padre, diversa maturità, naturalmente, e una diversa consapevolezza: da padre, non avevo le idee m... (continua)

Savino Spina 29/06/2016 - 14:06
commenti 0 - Numero letture:1024

Argomento: SENTIMENTO

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I colori di Sabrina

Non bastò la pioggia a lavare via quella sensazione, anzi, il grigiore di quella mattina fece sì che in lei quella tristezza si ambientasse e prendesse sempre più spazio. Sabrina non sapeva che nome darle, in ufficio, i progetti su cui stava lavorando rimasero esattamente dove li aveva lasciati il giorno prima: quel giorno non esistevano colori, avrebbe lasciato le mura di quella casa spoglie, pensava, come la sua anima grigia e vuota che forse aspettava solo di essere risvegliata.
Pensava di avere tutto: una casa, un marito che la amava, il lavoro dei suoi sogni, eppure sentiva che le mancava qualcosa, un'emozione che la scuotesse da quella statica perfezione. Marco se n'era accorto, lei era convinta di nascondere bene quel vuoto dietro ai soliti sorrisi, alle coccole sul divano davanti ad un film, alle uscite a cena con gli amici, eppure lui lo aveva percepito ed avevano la stessa grande e fottuta paura di guardarci dentro.
Quella sera Marco aveva invitato a cena una ragazza che av... (continua)

Denise Villa 13/07/2016 - 20:14
commenti 1 - Numero letture:1147

Argomento: INCIPIT (un personaggio entra in azione)

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