Scrittura Creativa

     
 

La scrittura creativa è una palestra di allenamento per chi ama scrivere e vuole sviluppare il "muscolo" della fantasia.
Per dare uno stimolo abbiamo ideato una simpatica competizione. Mensilmente proporremo un tema diverso fornendo le opportune istruzioni.
Questo mese l'argomento è:

un fiocco di neve vagabondo / fra scavalcare una tettoia o una viottola / non sa decidersi (Emily Di

Le istruzioni sono:

Un drabble (racconto di 100 parole) sull’Indecisione


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Il miglior racconto sarà premiato con la pubblicazione nella prima pagina del sito per un mese con l'indicazione del vincitore.


 
     



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LISTA DELLE SCRITTURE CREATIVE PER GRADIMENTO



Ray Robinson

soggetto: Coimo Gavasot

Causa alcune scelte AZZARDate, soprattutto roulette i primi del mese, mi trovai a elemosinare grissia e il biove alla Caritas di Campagnola Buschese.

Mastica e sputa/da una parte il miele/mastica e sputa/dall'altra la cera/mastica e sputa/prima che faccia neve

Per pura fortuna un perfetto sconosciuto chiamandomi <ehi tu...> una mattina di gennaio, mi offrì un lavoro all'Eridania.
Ora che sono in pensione scommetto solo con gli amici qualche nocciolino sugli incontri di Jake LaMotta, rivedrei all'infinito lui e Sugar!
Una volta disse "Eravamo così poveri che a Natale il mio vecchio usciva di casa, sparava un colpo di pistola in aria poi rientrava e diceva: spiacente ma Babbo Natale si è suicidato".
Ricordo che una volta per la Vigilia avevo un pane da spartire tra pranzo e cena.

Stanotte è venuta l'ombra/l'ombra che mi fa il verso/le ho mostrato il coltello/e la mia maschera di gelso

Non vidi mai il principale allo zuccherificio,... (continua)


Mirko D. Mastro 15/05/2025 - 06:10
commenti 1 - Numero letture:230

Argomento: È per me uguale se una persona proviene dalla prigione di Sing Sing o da Harvard. Io do lavoro a un

Voto:
su 1 votanti


La fine

Una tristezza indefinita la prese, una sorta di malinconia che per alcuni lunghissimi istanti la rese cieca e sorda, togliendole le forze ed il respiro. Appoggiò la fronte sul vetro freddo e chiuse gli occhi. Il vapore formatosi sulla finestra esaltò l’aroma del caffè. Guardò la tazza che racchiudeva fra le mani e le lacrime si sciolsero nel liquido denso.&#8232;Si scosse quindi da quello smarrimento improvviso, mandò giù il caffè in un sorso, si infilò la mantella scura sul vestito morbido, si passò la borsa a tracolla e, con il cappuccio calato sulla testa per ripararsi dalla pioggia, si diresse agile alla fermata dell’autobus come tutte le mattine.
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Agile e disperata.
I ricordi si accavallavano nella sua mente. Si erano conosciuti a Livorno, sulla magnifica Terrazza Mascagni. Lei, Laura, era in ferie e girellava per la Toscana, che amava tanto. Stava ammirando il mare, mosso e impetuoso, appoggiata alla balaust... (continua)

Marilla Tramonto 06/07/2016 - 16:00
commenti 13 - Numero letture:1652

Argomento: INCIPIT (un personaggio entra in azione)

Voto:
su 5 votanti


L'autobus dei sogni

"Una tristezza indefinita la prese, una sorta di malinconia che per alcuni lunghissimi istanti la rese cieca e sorda, togliendole le forze ed il respiro. Appoggiò la fronte sul vetro freddo e chiuse gli occhi. Il vapore formatosi sulla finestra esaltò l’aroma del caffè. Guardò la tazza che racchiudeva fra le mani e le lacrime si sciolsero nel liquido denso. Si scosse quindi da quello smarrimento improvviso, mandò giù il caffè in un sorso, si infilò la mantella scura sul vestito morbido, si passò la borsa a tracolla e, con il cappuccio calato sulla testa per ripararsi dalla pioggia, si diresse agile alla fermata dell’autobus come tutte le mattine." Sembrava una giornata come mille altre, ma purtroppo non lo era, perché ben presto sarebbe accaduto qualcosa che le avrebbe cambiato la vita. Intanto l'autobus arrivava sempre con qualche minuto di ritardo, era vecchio e fatiscente, ma per lei era qualcosa di speciale; lo prendeva alle sette e venti, impiegava cinquanta minuti per c... (continua)

Savino Spina 07/07/2016 - 09:59
commenti 2 - Numero letture:1819

Argomento: INCIPIT (un personaggio entra in azione)

Voto:
su 3 votanti


La morte dell'anima

Una tristezza indefinita la prese, una sorta di malinconia che per alcuni lunghissimi istanti la rese cieca e sorda, togliendole le forze ed il respiro. Appoggiò la fronte sul vetro freddo e chiuse gli occhi. Il vapore formatosi sulla finestra esaltò l’aroma del caffè. Guardò la tazza che racchiudeva fra le mani e le lacrime si sciolsero nel liquido denso. Si scosse quindi da quello smarrimento improvviso, mandò giù il caffè in un sorso, si infilò la mantella scura sul vestito morbido, si passò la borsa a tracolla e, con il cappuccio calato sulla testa per ripararsi dalla pioggia, si diresse agile alla fermata dell’autobus come tutte le mattine. Arrivato l'autobus alle sette c'era il solito gruppo di persone che aspettava per salire a bordo, aperta la porta automatica d’ingresso, in buon ordine salirono uno dopo l'altro andando ad occupare i posti a sedere. Anna si sedette dal lato del finestrino, ogni tanto lanciava uno sguardo fuori, per attenuare la tensione che la immobilizzava, c... (continua)

Savino Spina 08/07/2016 - 02:04
commenti 5 - Numero letture:1496

Argomento: INCIPIT (un personaggio entra in azione)

Voto:
su 1 votanti


Nella conchiglia

Una tristezza indefinita la prese, una sorta di malinconia che per alcuni lunghissimi istanti la rese cieca e sorda, togliendole le forze ed il respiro. Appoggiò la fronte sul vetro freddo e chiuse gli occhi. Il vapore formatosi sulla finestra esaltò l’aroma del caffè. Guardò la tazza che racchiudeva fra le mani e le lacrime si sciolsero nel liquido denso.
Si scosse quindi da quello smarrimento improvviso, mandò giù il caffè in un sorso, s'infilò la mantella scura sul vestito morbido, si passò la borsa a tracolla e, con il cappuccio calato sulla testa per ripararsi dalla pioggia, si diresse agile alla fermata dell’autobus come tutte le mattine.

La sottile pioviggine di gennaio somigliava a un pianto del cielo… sull’asfalto, e le parlava di una malinconia antica.
Marinella rallentò il passo, con il pioviscolo che calava d’intensità, mentre le narici inalavano un venticello frizzante di goccioline vaporizzate.
La fermata dell’autobus era lì davanti, ma lei continuò a camminare... (continua)


Francesco Gentile 08/07/2016 - 13:42
commenti 19 - Numero letture:1541

Argomento: INCIPIT (un personaggio entra in azione)

Voto:
su 11 votanti



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