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Odori, colori, ricordi.
C’è un tarlo che rode la mente,
che scava,che sguscia,
che squassa, che trova !!
due corpi abbracciati in un letto,
un letto di erba e di foglie,
nel parco,
un corpo un po’ acerbo,
il seno appena accennato,
due labbra dischiuse.
Si attivano geni,
si ri-aprono vie
da tempo sbarrate
da vecchi segnali,
in disuso.
Corre la mano sulla tastiera,
cerca un nome, una storia, una faccia.
Un clic inaugura la nuova vicenda.
Corron sul filo elettroni veloci ,
spinnando gioiosi , dervisci impazziti,
cambiando orbitale, tornando in quiete.
Si accende, si spegne, si spegne si accende,
il linguaggio binario raggiunge il bersaglio.
Lo vede, lo sente, riaffiora il ricordo.
Sinapsi in disarmo riprendono il flusso.
Colori, rimpianti, emozioni.
Due corpi abbracciati in un letto,
Un letto di scogli, profuma di mare,
la bocca si chiude sul tenero dono.
Odori, dolori , risate e rimpianti.
Il dito percorre l’usata tastiera ucraìna,
E lui, non è lui ? E lei, non è lei?
E’ reale la traccia che dorme?
Rivive da un clic e riprende la storia.


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Poesia scritta il 07/03/2010 - 10:53
Da nicola perrotti
Letta n.1908 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


complimenti molto originale bravo.

Antonio D'Aprea 26/06/2018 - 08:01

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bravo!Hai saputo scrivere in modo scorrevole e veloce,proprio come quando si naviga in internet....

m.adelaide 24/03/2010 - 11:31

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