dell'uomo,
dell'agire umano,
di ciò che da tale agire dipende,
è l'inizio del cambiamento.
Perché è auspicio di cambiamento
presente nelle nostre menti.
Senza speranza
non c'è l'idea
di possibilità di cambiamento,
e senza l'idea della possibilità
non c'è realizzazione pratica,
non c'è Azione.
Agire
per un ideale
già morto in noi
non lo porterà mai alla vita
fuori di noi;
è agire
senza speranza,
senza passione,
senza determinazione,
senza forza,
senza lotta;
è agire
senza veramente agire;
è un fare vuoto,
fragile,
non disposto al sacrificio;
è un fare dal facile fallimento,
dal facile sgretolamento.
Senza lotta,
determinazione,
sacrificio
e speranza
non può esserci vittoria.
Tutte le nostre Azioni,
quelle vere,
quelle permeate
dalla speranza,
dal sudore,
dalle ferite,
sono la realizzazione
delle nostre idee,
quando le riteniamo possibili;
quando esse vivono,
fioriscono,
prosperano,
brillano
in noi,
e illuminano,
riempiono,
accendono,
nutrono
le nostre speranze,
la nostra anima,
il nostro essere.
Il cambiamento
non viene da sé;
non avviene senza Azioni
volte alla sua realizzazione.
Se lasciamo morire
la speranza del cambiamento
che vive in noi,
non vedremo mai
il cambiamento
nascere fuori di noi.
La speranza del cambiamento
è l'embrione del cambiamento.
Dobbiamo nutrirlo,
preservarlo,
conservarlo.
Se lo si abbandona,
se lo si dimentica,
se lo si lascia morire
non vi sarà nessun bambino,
non vi sarà nessuna alba,
non vi sarà nessuna vita.

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Ottimi presupposti per muoversi con speranza e forte intenzionalità nel mondo, ove tutto rimarrà appiattito se non si cambia dentro se stessi prima di tutto!

