Bianchi pupazzi
Affacciarsi alla finestra coi capelli al vento
contare ad uno ad uno gli anni giā trascorsi
cercando di afferrarli per riportali indietro.
contare ad uno ad uno gli anni giā trascorsi
cercando di afferrarli per riportali indietro.
Sferzanti son ricordi, corrono indisturbati
non riesco pių a fermarli, son scalzi e nudi
di caparbia spensierata giovinezza miraggio.
Che dire poi dei sogni giammai realizzati
troppe soste senza luce li han frantumati
lasciando quell'amaro sapore di sconfitta.
Sta per giungere un freddo inaspettato
ho intravisto grigie nubi cariche di neve
si confonderanno col grigiore dei pensieri.
Tra poco la valle di bianco sarā vestita
a mani nude farō un pupazzo che mi somigli
la sciarpa rosa č terminata, i guanti pure.
Devo sbrigarmi, al primo sole sarā giā sciolto
chissā domani se avrō ancora fantasie
con questi acciacchi e un cuore fanciullo.
Stesura del 2014

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Commenti
Piaciuta ed apprezzata. 



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