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Dietro grate scorticate

Riposava sul muro
una reliquia sacra,
lo stinto
suo pigmento
colava con
la pioggia e io
la fissavo tra
piume d'ala e
grate scorticate.
Pensavo all'illusione
di immaginare,
che è poi
come sognare.
La mente si riposa
se solo la lasci
andare, e sconcerto
è, vedere come
viaggia libera
tra il tempo
d'oggi e quello
di domani.
Fu perfidia di
una starna
planare piano
sul viso
di un bambino
e rubare
a becco aperto
il suo sorriso.
Immobile,come
salice piangente
fissavo in lontananza,
la mancanza.


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Poesia scritta il 01/09/2024 - 11:38
Da Anna Cenni
Letta n.361 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


Grazie di cuore, il tuo commento mi resterà addosso a lungo!!

Anna Cenni 03/09/2024 - 14:28

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Anna, trovo le tue poesie molto belle e toccanti, ma su questa devo lasciare qualche parola, perché non so se ti rendi conto di quanta bellezza ci sia nelle immagini che dipingi e in una chiusura che "resta addosso".

Grazia Giuliani 03/09/2024 - 13:00

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Molte...grazie

Anna Cenni 02/09/2024 - 18:53

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Molto bella, anche il titolo.
È sublime il passaggio del bambino.
Complimenti

Mirko D. Mastro 02/09/2024 - 18:07

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Gentilissimi, a lasciar dei vostri segni come commenti..a Francesco, MariaLuisa e Carla! O:- )

Anna Cenni 01/09/2024 - 17:47

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Anna è bellissima ! Velata di malinconia e a tratti di dolore...una perdita subita nell'infanzia...indelebile!

Maria Carla Pellegrini 01/09/2024 - 16:43

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Bei versi in tema libero, molto apprezzata.

Maria Luisa Bandiera 01/09/2024 - 16:17

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Tu la sai lasciare libera la mente per farci sognare con la tua fervida immaginazione. Molto bella profonda, ciao

Francesco Scolaro 01/09/2024 - 14:36

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