RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Anno tremila

Ci hanno insegnato che, se non avremo cura della natura, la solitudine batterà come un martello sull’incudine.

Non ci saranno campane a festa, né drappi alla finestra, né bande musicali, né incontri carnali, né bagni notturni Giovenali con falò accesi nei nostri pontili, né preghiere negli altari.

Né benedizioni dei missionari. Ci saranno solo ruderi di case e chiese cancellando il nome di ogni paese.

Nel futuro diranno che credevamo in un Dio e suo figlio con la madre che dava buon consiglio e seguivamo tutti il suo consiglio.

Forse nel mio dire per alcuni sono un po’ tartaglia, ma già si sente il rumore di mitraglia.

La Brigata Sassari potrebbe poi vederli morire ad uno ad uno, cantando “haio” su uno scoglio.

I bambini chiedendo: “Ma nonno, era solo un sogno?” Rispondendo: "Forse c’era nera al bisogno. Comunque, dal sesso misto me ne infischio; non voglio correre il rischio.

L’importante è che avrò, da una provetta, un figlio bello come un giglio."

N... (continua)


Francesco Cau 13/06/2023 - 09:29
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Judoka

Judo
Nel 1970 ero convinto di essere abbastanza forte, finché un giorno di dicembre mia madre mi affidò un compito importante per la famiglia. Dovevo accompagnare mia sorellina Gianna Agostina in una palestra di judo di fronte a casa, essendo lei l’unica donna nella palestra. Per farla sentire più tranquilla, mi toccava stare lì seduto a guardare per due ore ogni lunedì, mercoledì e venerdì. Non è che la cosa mi dispiacesse, anzi mi iniziava ad incuriosire vedere i ragazzi in allenamento. Era veramente interessante come spiegava il maestro: il judo è difesa nella cedevolezza e allenamento in destrezza. Dopo un mese, chiesi al maestro, cintura marrone P. Reccia, se potevo anch’io iscrivermi. Non disse di no, anzi era contento che la sua piccola palestra crescesse di elementi.

Judo 2 Così iniziai gli allenamenti, imparando le prime tecniche, ma soprattutto sciogliendo i muscoli con la ginnastica e altri esercizi. Certo ero cintura bianca anche dopo un anno, ma in realtà non mi impor... (continua)


Francesco Cau 24/09/2023 - 16:11
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La sirena

La sirena
Arrivava a mezzogiorno,
In contemporanea con le campane della chiesa,
Segnava l'ora del pranzo per gli operai della fabbrica di mattoni.
Ogni giorno, puntuale come un treno,
Mi sentivo più sereno, tutti a tavola con genitori e fratelli,
Com'eravamo uniti e belli.
Un'ora giusta per mangiare, poi di nuovo Babbo a lavorare.
Ma tutto il paese girava attorno a quest’arnese, la sirena,
Che segnava la vita comunitaria.
Alle cinque di nuovo finiva il lavoro, mentre il contadino
Restava fino all'ora che le campane suonassero l'Ave Maria.
L'ora del rientro si sentiva il rumore degli armenti.
I pastori a mungere le pecore per fare il formaggio,
I bovari le mucche per il buon latte fresco per noi bambini.
Poi la sirena del mattino segnava il tempo di entrare in mattonificio,
Iniziava la giornata. Come fosse un giorno nuovo, la gente era più contenta.
Le mamme tutte a messa, poi a preparare il pranzo per la famiglia.
Poche cose sane e genuine c'erano, tante galline allev... (continua)

Francesco Cau 29/09/2023 - 10:33
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Mezza estate

Il caldo torrido d'agosto si faceva sentire

le pale del mulino a vento smisero di girare.

Il rigagnolo era secco solo qualche pozzanghera con dentro le trote che annaspavano.

Dentro il casolare c'era fresco perché fatto di pietre di granito,c'era pure una piscina per qualche tuffo.

La sera l'unico refrigerio,era tutti seduti sotto il pergolato,d'un secolare tralcio d'uva che rigoglioso carico di foglie e nuovi grappoli d'uva ancora acerbi per raccontare storie con amici del vicinato.

I bambini ascoltavano assonnati le parole di noi adulti,racconti di viaggi, accentuando...Per far loro paura, storie di vita vissuta e del  fantasma della chiesetta sulla collina.

Silenzio interrotto da gracchiare di rane e canti di cicale,latrati di cani.

A mezzanotte ci salutavamo e tutti si andava a dormire.

Le finestre aperte facevano entrare un po’ d’aria fresca.

Così fino al mattino dove l'alba sfoggia il rifluivo di odori di pino e asfodeli per svegliarsi da canti di uccel... (continua)


Francesco Cau 10/08/2022 - 23:21
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Viaggiatore di rime

Tu che viaggi per la via cambiando sentiero ignorando la mia rima? Io non so chi tu sia. Se mi dici che sei un parente, magari non mi importa niente. Perché se siamo fratelli gemelli, tu non mi assomigli proprio per niente. Forse tu ignori che in questo posto, in mezzo ai poemi, rime e filastrocche non ti riconosco, perché sei un uccello di bosco. Se poi non sai rimare non puoi fiatare, perché senza poesia non puoi partecipare. Qui chi non scrive la filastrocca è un gran figlio di “annocca”, anche se stupida, anche se sciocca, sparisci senza lasciare traccia, non hai più voce, non hai più faccia. Tanti scomparvero e non ci sono più: perché amici di Belzebù vuoi veramente sparire anche tu? Dillo adesso perché poi ti vengo a presso, corri veloce, vattene presto! Qui sei per tutti maldestro, perché nessuna rima ti sei concesso. Per farti capire che un tempo passato dove alla rima non eri obbligato. E frasi in prosa potevano dire senza per questo di botto devi sparire. Canti d’amore in pri... (continua)

Francesco Cau 06/06/2023 - 14:26
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