OPERA

Che sia senza remi e senza meta,
per navigare ad occhi chiusi
come se da bimbo,
con i miei compagni oramai sperduti,
mi divertissi
al gioco della mosca cieca.

Una barca per essere
trasportato da chissà chi…?
Nemmeno lo so.
Di certo da una forza benigna
che mi accompagni
finché vuole e può.

Una barca che
mi lasci ove il mio cuore intende,
e non debba più aspettare
il domani che verrà!

In un luogo…
dove il giorno resta giorno
e la luce resti sempre dentro.
In una dimensione ambita,
ove l’anima si congiunge a chi sa,
e non cerchi mai più,
per davvero,
nessun’altra realtà.