OPERA

Un riflesso, un nodo nella gola
una lingua sconosciuta
e ovunque debolezze.
Il molle resta sempre a galla
leggero come il cuore di chi
non ha peccato.
Lungo un arco si infrangono
pensieri dilaniati che vedo allontanarsi tra le nebbie.
Forse tutto questo è necessario,
forse il mondo resta sempre come non lo immaginiamo, e il divenire
è il cielo che si immerge in radici già piantate.
Però ci sei tu, e tutto adesso sembra
in eterno cambiamento e i sogni
acquistano il senso puro della realtà.
La mia vita adesso si offusca di colore.
Ti aspetto tra la quiete della notte,
nascosto in fondo sul selciato
quando le luci sono sempre più splendenti.

Nota: le persone che hanno timore ad emergere, che si rifugiano in quella dimensione oscura dove la vista e le parole lasciano spazio all’anima e al silenzio, sono sempre quelle che brillano di una luce innata potentissima, che non tutti riescono a percepire.

Opera scritta il 16/03/2019 - 16:53

Da Alessandro Pellei

Letta n.992 volte.

dolcissima
e, anch'io, condivido la nota
arriverà....

laisa azzurra 17/03/2019 - 19:09

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Sono d’accordo con te. Le persone di cui parli hanno un’anima bella, e bello è riuscire a leggervi dentro.
Una bella poesia, meditata e sofferta, come nel tuo stile.

Mimmi Due 17/03/2019 - 18:45

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