OPERA

-Non è cadere di sasso né tronco spezzato
è tuono e altri ne seguiranno,
rimani ed aspetta.-
" Lei al di là della valle ha chiuso l'imposta
ha acceso il lume che sparge i suoi raggi
faranno luce ai miei passi."

-Bagliori si spargono sul crinale distante
i lampi son fuoco di temporale,
rimani ed aspetta.-
"Lei seduta al tavolo sfoglia ricordi
cercando il riparo nelle mie braccia
rifugio sarà il nostro abbraccio."

-Scroscia la pioggia cadendo al sentiero
è come un mare d'acqua sul mondo,
rimani ed aspetta.-
" Lei ha lacrime che scendono, petali
di parole scritte nei giorni della lontananza,
l'arcobaleno sarà il nostro alfabeto."

-La pioggia è fitta, continua, assordante
ripete l'andare in eco nascosto là fuori.
La pioggia prorompe su cielo e terra
acceca con frecce di gocce
nell'arco teso della bufera.
È danza furiosa sull'argine dei prati.
Il compagno è partito cercando pertugio
tra i fiotti di gocce, è spada la pioggia
che taglia il suo piede.
Il suono è tamburo che ritma il suo viaggio
lo copre a mantello il vento del monte.

Goccia su goccia
scende brillando sull'erba e sul ramo,
striscia e percuote,
fila la trama di sete del suolo e radice,
dice e poi grida
è richiamo di voci del bosco e le tane,
piegando le forme d'alberi e cose.
La pioggia, la pioggia
cerca la porta per entrare nel cuore
che vive pulsando più forte di lei,
in danza d'amore.-

Altre perle di gocce scivoleranno sulle labbra.
Piove nella sera del ritorno.