OPERA

Sogno d’essere al mare
e la montagna mi osserva.
Una lampada appesa al cielo
illumina un mare prosciugato
e una pianura verdeggiante
si ricopre di foglie ingiallite.
Il rosso si pavoneggia col giallo
e i peperoni sono verdi di bile.
Biliardi senza palline bianche
anneriscono nel verde ripiano
salgo e inciampando nell’acqua
asciugo il rabbioso disappunto
tolgo il punto lasciando la rabbia
arroventata al gelo incipiente
e mi ritrovo abbronzata di bianco
sotto una lampada appesa nel vuoto
di un cielo piccolo come il mare.

Mare…
Dove andare quando osservi pozze?
Pozze di terre asciutte
bagnate dai rintocchi di un legno
e senti suonare le pietre
che ondeggiano al vento
calma è l’aria
e le foglie sono rigide nei massi
un cadere infinito
che solleva l’anima verso il mare.
Mare…
Dolci son queste montagne
e l’acque calde che da esse
sono racchiuse
e sgorga prepotente una cascata
di roccia immobile
e lampade scuriscono
un cielo
illuminato da stelle spente
e il mare
rispecchia senza riflettere
ogni pensiero
che nel tramonto vive.
Di Genoveffa Frau& Jan.C.G

Opera scritta il 05/11/2021 - 12:11

Da genoveffa genè frau

Letta n.732 volte.

Di speciale intensità mi ha fatto palpitare le emozioni leggendola. Bravi tutti e due.

Paolo Ciraolo 07/11/2021 - 22:40

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Bellissima

Angela Randisi 07/11/2021 - 05:26

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Letta molto volentieri. Complimenti ad entrambi. Un caro saluto

MARIA ANGELA CAROSIA 06/11/2021 - 10:21

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