OPERA

La panchina azzurra
è prigioniera sul cemento
distante un grido
dal prato
e dai pini
e dal mare.
Guarda il bordo
dell'asfalto
e vede
le auto passare
che rombano tra
le parole
che avrebbe preferito
ascoltare.
È avanzo di vernice
del resto
non sta' nel parco
con le verdi sorelle
che si beano nel dolce silenzio
dove ogni parola
é nitida
ed é facile rimettere
assieme la storia.
Azzurra come il cielo
inciampa
tra refusi
ed incompresi
come nuvole lungo
il cammino
ma ha alle spalle
un sospiro di salsedine
che non si trattiene
nel fare la spia
ad un vecchio
che a settembre
si china
a raccogliere
conchiglie
come pezzi
di vita.

Opera scritta il 09/09/2024 - 18:28

Da Piccolo Fiore

Letta n.384 volte.

La panchina che accoglie e raccoglie, tutto quello che c'è intorno e lo vive come il cielo, che è sopra di lei, osservandola mentre il buio ed il giorno arriva a riscaldar la sua vita, abbracciando i suoi pensieri. Bellissima .

MARIA ANGELA CAROSIA 11/09/2024 - 20:22

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Mi domandavo se si può fare un paragone con la diversità in generale...diverso non sempre significa peggiore
Bella poesia
Ciao

Maria Carla Pellegrini 11/09/2024 - 11:17

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Grazie Maria Luisa ed Anna. Sempre gentili.

Piccolo Fiore 10/09/2024 - 13:22

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Bellissima la chiusa, bella veramente tutta, un avanzò di vernice...
I miei complimenti!

Anna Cenni 10/09/2024 - 11:43

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Complimenti, bellissima.

Maria Luisa Bandiera 10/09/2024 - 11:08

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