OPERA

Il focolare
era vivo e scintillava
con far di festa.
Era la sera
di ciascuna d'inverno
le sere.
Si raccontava
del giorno vissuto
le cose
e i tempi
che nel tramonto
eran rimaste
per serbare insegnamento
a domani
che vicino
si toccava con mani
storpidite dal calore.
Eppure ti assentavi
tra i contorni della fiamma.
E i tuoi occhi
eran lucidi altrove.
E vedevo in te
il silenzioso fantasma che non
potevo capire
che non riuscivo a
sentire.
Ha voce solo ora
il tuo silenzio.
E un poco
mi vergogno.
Gli attimi tuoi
erano un anello
di fumo.
E la notte
un'altra sigaretta
per inebriare
il cigolare
della guerra
che rubava a giovani soldati
il desiderio
di essere uomini.

Opera scritta il 25/11/2024 - 21:31

Da Piccolo Fiore

Letta n.223 volte.

Piaciuta e apprezzata.

Maria Luisa Bandiera 27/11/2024 - 07:01

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I nonni insegnano sempre e anche se non ci sono più,rimane il loro ricordo, le loro sgridate ma anche il loro affetto, un focolare che sarà sempre acceso

Mary L 26/11/2024 - 21:41

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A volte le cose si capiscono dopo, quando il tempo è finito e tutto si allontana. Bellissima nostalgia

MARIA ANGELA CAROSIA 26/11/2024 - 20:39

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A volte le cose si capiscono dopo, quando il tempo è finito e tutto si allontana. Bellissima nostalgia

MARIA ANGELA CAROSIA 26/11/2024 - 20:39

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