Tra la gente muovevi i tuoi lucenti
sguardi, i tuoi certi passi e vibrava
felice l'aria al suono delle risa.
Eri per me la foglia volteggiante
nel cielo d'un autunno cupo e mesto,
ma vivevi dal vento tormentata.
Negli occhi nascondevi i tuoi pensieri
e mi chiedevi: pietà.
Ti amavo. E quel dolore, e quella tristezza
erano per me il sole meriggiante
che muore dietro il mare
al crepuscolo, franto sugli scogli,
increspato e assordante
nella mia anima incerta e contemplante.
sguardi, i tuoi certi passi e vibrava
felice l'aria al suono delle risa.
Eri per me la foglia volteggiante
nel cielo d'un autunno cupo e mesto,
ma vivevi dal vento tormentata.
Negli occhi nascondevi i tuoi pensieri
e mi chiedevi: pietà.
Ti amavo. E quel dolore, e quella tristezza
erano per me il sole meriggiante
che muore dietro il mare
al crepuscolo, franto sugli scogli,
increspato e assordante
nella mia anima incerta e contemplante.

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Commenti
Ciao Gianluca i tuoi versi sono stupendi, un ricordo che non ti lascia mai, un'amore custodito in te.... A te serena notte.


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Una poesia che con soave mestizia palesa al mondo l'intricato amore dell'autore. La solitudine del ricordo sembra essere, in effetti, tutto quel gli che resta del suo passato. Introspettivamente sentimentale.


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