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VICOLI

Cammino,
ma non frequento le vie del centro,
non guardo i palazzi imbiancati,
ben tenuti o ristrutturati.
Le vie pulite,
le strisce pedonali bianche e ben allineate.
Cammino e vivo i vicoli angusti,
stretti, dove qualche persiana rotta
fa capolino fra tante di piccoli e grandi condomini
di oltre cinquant’anni fa.
Marciapiedi rotti e rosicchiati dal tempo,
macchine parcheggiate in doppia fila
che occupano il passaggio pedonale.
Un po’ di sporco per terra, carte accartocciate,
qualche bottiglia di birra abbandonata
dai ragazzi che han bevuto l'altra sera.
Profumi di povera gente,
quello acre degli extracomunitari.
Porte vecchie e scolorite.
Vetri opachi,
davanzali che hanno accolto
tutta la polvere del tempo.
Fioche le luci dei lampioni appena accesi.
Dietro un vecchio portone dei sospiri.
Due ragazzi si baciano.
Trattengo il respiro, sono più sereno,
l’amore vive ancora.



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Poesia scritta il 29/09/2017 - 18:29
Da ALFONSO BORDONARO
Letta n.1246 volte.
Voto:
su 4 votanti


Commenti


Ci sono parti di ogni città, dove regna il degrado e dove abita la povera gente.Ma non tutto è perduto se lì vive ancora l'amore.Mi è molto piaciuta.

Teresa Peluso 30/09/2017 - 16:23

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Quei vicoli così vecchi e malandati hanno la veste di un vissuto di storie vere ed anche nella misera realtà, trova sempre la sua vita anche l'amore .... molto apprezzata!

ANNA BAGLIONI 30/09/2017 - 15:49

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Le sensazioni di attraversare la città attraverso i vicoli più dimenticati, i sapori, gli odori, le immagini di una umanità ai margini. Molto bella. Giulio Soro

Giulio Soro 30/09/2017 - 10:52

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Le immagini, le sensazioni, che arrivano dai versi, colgono la vera essenza delle cose. Ci sono aree urbane davvero degradate, dove è difficile vivere; ma le buone qualità umane.. e l'amore ci fanno sperare. Bella poesia

Francesco Gentile 29/09/2017 - 23:44

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Ed è l'immagine dell'amarsi che ci riconcilia con il mondo che ci circonda, che annulla lo squallore ed il degrado. *****

Ken Hutchinson 29/09/2017 - 23:03

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ALFONSO...I vicoli sono belli, hanno quel qualcosa in più impressa sui muri. In essi c'è il teatro ruffiano di vite che hanno popolato questi quartieri vecchi, come Trastevere. Passeggiare la sera nelle anguste viuzze è come trovare la storia,che emerge dalle pietre di quelle strade antiche. Bravo una bellissima poesia Notte

mirella narducci 29/09/2017 - 22:52

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