lungo la terra d’orizzonte,
quando io camminavo con la dolce Giulia,
mano nella mano.
E il vento soffiava cattivo
per un ragazzo senza possibilità,
senza scarpe ai piedi e un coltello nei jeans.
Lungo la terra d’orizzonte,
le campane della missione rintoccavano
dalla torre di Santa Maria
fino ai Campi Dannati,
e io vedevo che il mondo era completamente benedetto e illuminato,
e Giulia respirava piano nella maestosa notte.
Oh, baby per favore non piangere,
e cerca di tenere la tua piccola testa sulla mia spalla.
Ora va a dormire.
Gli olmi e i pioppi erano voltati di spalle,
oltre la sferragliante stazione,
seguivamo le rotaie del treno.
Trovammo un sentiero solitario e lo seguimmo,
la luna nel cielo come una corona deposta.
Le mie mani ardevano nelle pieghe del suo cappotto,
respirando aria bianca come il latte
dal profondo della sua gola.
Oh, baby non piangere,
e cerca di tenere la tua piccola testa
sulla mia spalla.
Ora va a dormire.
Poesia scritta il 19/10/2017 - 12:44Voto: | su 10 votanti |
Giulio piaciuta!!!
enio2 orsuni
22/10/2017 - 16:15 Molto bella!

margherita pisano
20/10/2017 - 19:10
Ken Hutchinson
20/10/2017 - 18:32 
Luca Fiazza
20/10/2017 - 00:38 come un film sulla sopravvivenza
eppure, questo è ancora più criptico degli altri film....

laisa azzurra
19/10/2017 - 20:26 
Grazia Giuliani
19/10/2017 - 19:13

mirella narducci
19/10/2017 - 18:36

Lucia Frore
19/10/2017 - 17:38 Piaciuta.

Teresa Peluso
19/10/2017 - 17:35

Salvatore Rastelli
19/10/2017 - 17:30 
Angela Randisi
19/10/2017 - 15:54

Francesco Scolaro
19/10/2017 - 14:40



