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Il gelso

Il sapore di una mora di gelso,
attraverso le pupille
di un ricordo di
un’infanzia felice,
allieta la mia memoria.
Un fotogramma fatto
di risate, di giochi,
i quattro cantoni
era il nostro preferito.
Le grida delle mamme,
troppo veloci le pedalate.
le mani appiccicose,
testimoni di un pane fresco
ricoperto di marmellata.
Non era vento quello
che ci sfiorava il viso,
era la brezza del mare,
che da dietro il muro
ricoperto di rampicanti,
ci regalava l’ultimo
tramonto della sera.



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Poesia scritta il 27/02/2023 - 19:40
Da santa scardino
Letta n.893 volte.
Voto:
su 6 votanti


Commenti


Di granite ricordo ancora quella assaporata ai Giardini Naxos, buonissima, quella a limone è la mia preferita. Un grazie speciale,come sempre,ciao Giuseppe.

santa scardino 01/09/2023 - 13:31

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Dalle mie parti fanno, in estate, molti bar fanno la granita al gelso che assieme a quella al caffè é la la preferita. Se potessi, all'autrice ne offrirei una coppa ricoperta di panna con tanto di brioches con il tuppo. Adesso come adesso, di tangibile, posso offrirle le mie cinque stelline.


Giuseppe Scilipoti 01/09/2023 - 11:15

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Ricordi/fotogrammi che allietano la memoria dell'autrice e che allietano la mia mattina in quanto mi permettono di assaporare questi versi che sanno sia di gelso che di spensieratezza. Gelsi a piene mani ove le pupille sono anche gustative, istantanee a cuore pieno che rievocano una fanciullezza estremamente felice, un succedersi di istantanee che risultano sia privata che collettiva alla quale si accoda una natura rassicurante e vitale.
(segue)

Giuseppe Scilipoti 01/09/2023 - 11:15

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Mi sento davvero fortunata ad avere amici cone voi. Grazieeeeee

santa scardino 01/03/2023 - 15:12

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Niente potrà turbare la tua felicità con stima Tonino

FADDA TONINO 01/03/2023 - 11:27

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Chiudi gli occhi.
Qualche pedalata
sulla tua graziella
ancora con le rotelle.
A destra dopo il bacio
di mamma, e ancora
avanti col ginocchio
sbucciato; e le caramelle
nella tasca bucata dei
calzoni alla zuava ancora
buoni dei tuoi fratelli.
Ancora dopo la solita latteria,
asciugata l’unica lacrima
sul volto sporco di marmellata,
mi avrai trovato: siedo tra
i righi di questa bella poesia.



Mirko D. Mastro 01/03/2023 - 08:46

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Tu scrivi come volessi dipingere l'aria, tanto sei delicata!! Complimenti è bellissima!!

Anna Cenni 28/02/2023 - 19:42

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Meravigliosa nostalgia poetica.
Piaciutissima...

Marina Assanti 28/02/2023 - 10:33

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Stupenda, ricca di significati e rimpianti. La mora del gelso mi ricorda tante cose.

mario Righi 28/02/2023 - 10:30

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Molto bella la tua poesia Santa..
Complimenti.
Il gelso l'albero della primavera
manda via ogni malinconia..


Salvatore Rastelli 28/02/2023 - 07:54

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Bellissime rimembranze giovanili.

Maria Luisa Bandiera 28/02/2023 - 07:26

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