RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutte le poesie pubblicate per argomento. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista delle poesie anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Lista Racconti

     
 

ricordi d'infanzia.


Mi ricordo da bambino quando bastava legarsi al dito un palloncino, per farci nascere un sorriso. O quando andavamo alla "Casetta" dalla nonna a far merenda. Ed era per tutti una grande festa. Ripenso quando avanti l'alluvione correvamo per la strada dietro ad un pallone, sognando un giorno d'assomigliare ognuno al proprio campione. Rivedo quando mamma ci portava all'Albereta non curando il caldo che faceva per pescare su quella riva dell'Arno dove il mio naso al posto del pesce hai allamato. Ricordo anche il paesino di montagna, dove quel Prete simpaticone tra una messa e l'altra rideva con noi a far la "PENTOLACCIA".
Ci rivedo volentieri in quattro sulla lambretta, altri tempi, adesso non farebbe tenerezza. O quando litigavamo per un gioco perchè volevi vincere ad ogni costo. Ma ci siamo voluti bene allora come del resto ... (continua)

Massimo Tovagli 08/03/2019 - 16:13
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ricordo che...


Mi sono alzato col vuoto dentro senza ascoltare il sole in un giorno d'estate. HO CAMMINATO SENZA META IGNORANDO IL MONDO. Mi sono seduto sulla sabbia, ma non sentivo la brezza del mare mossa dal tramonto. Ho immerso la mente in un banco di nebbia che annullava i sentimenti. L'ho voltata, ma lo sguardo avanti nel vuoto senza cercare niente, nè domande nè risposte.
Solo col silenzio della vita che cullava il mio battito.

D'un tratto un lampo, una vibrazione interna. Il potere di un sorriso, la forza di una sguardo... il muoversi dei capelli sfidare l'aria.

Ritrovo il profumo perso nel nulla, il fascino delle emozioni. Riapre la pelle al sudore, il vento leggero mi accarezza facendomi respirare. La nebbia si dirada a poco a poco. Sento il mio cuore palpitare ... (continua)


Massimo Tovagli 22/02/2019 - 17:07
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Opera non ancora approvata!

01/01/1970 - 01:00
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Schegge di mistero


E così arriva il freddo. Coriandoli gettati in aria come frammenti di ghiaccio e stelle filanti soffiate controvento, simili a stalattiti pendenti sul cuore. Luoghi astratti, dove il tempo rallenta la sua corsa. Numeri lanciati su una parete, inseguiti da enigmatiche lancette, e sabbia che non potrà mai arrivare alla fine del suo viaggio, finché la clessidra rimarrà orizzontale. E poi dadi. Dadi scaraventati su un tappeto verde sfidanti la fortuna, come palle dirette verso una buca e stecche da biliardo riunite sotto una coltre di fumo di sigarette. Ed un cocktail, consumato seduto al bancone di un lercio bar su una strada deserta mai attraversata prima, raccontando la tua vita ad una sconosciuta che finge di interessarsi alle tue parole, quando in realtà non aspira ad altro che spillarti dal portafoglio un'altra bevuta. Intrecci tentati per dimenticare il passato, quando invece ascoltare i ricordi non resta che l'ultima ancora di salvezza. E allora perché, rannicchiato sotto una pesan... (continua)

Gabriele Fastoni 24/10/2022 - 22:56
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Sciame di foglie secche


Un costante fruscio dentro di me, il movimento di foglie ormai secche che nascono intorno alla mia anima.

Le sento muoversi, spostate dal forte vento, causato dal battito del mio cuore, agitato, nervoso, sposta ogni mia cellula, ogni mia foglia secca, le sento camminare, le sento morire, generano pensieri di ricordi passati e paure per le mie strade future.

Ho bisogno di liberarmi da questo peso, ho bisogno di respirare ed essere avvolto da foglie nuove, fresche, verdi, che sappiano darmi abbastanza ossigeno per affrontare ogni mio obbiettivo.

Rimanere fermi fa paura, rimanere fermi, copre la luce di ogni traguardo, vorrei che il mio cuore riuscisse a scatenare una tempesta così cattiva, così distruttiva, da spazzare via ogni foglia morta depositata dentro di me, lasciare che la luce del sole possa far nascere quel verde, intenso, pronto a dare speranza.

Unire l'aria fresca all'inferno che alberga dentro la mia carne, dentro le mie ossa, che corre e scivola dentro le mie ve... (continua)


Ejay Ivan Lac 23/09/2020 - 15:09
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Se ci “evi-tiamo”


Se ci “evi-tiamo”

Se ci “evi-tiamo”,
possiamo poi ricominciare.
Possiamo:
guardarci di nuovo, con amore;
ascoltarci davvero, con delicatezza;
ritrovare parole che avevamo smarrito;
ridere come allora, con leggerezza nel cuore;
accarezzarci l’anima, sfiorandoci come il vento;
ricostruire con calma ciò che il tempo ha toccato;
camminare insieme, anche nel silenzio più profondo;
scegliere ancora, con la stessa dolcezza e convinzione di sempre.

Perché evitarsi, a volte,
è solo il primo passo per ritrovarsi davvero.

Se ci evi-tiamo, ci amiamo.... (continua)


Imago Mago 04/05/2025 - 23:13
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Se entri nella mia vita


Se entri nella mia vita, fallo con garbo ed educazione. Rispetta i miei punti di vista, ascolta ciò che ho da dirti e non sparlare a vanvera di persone non presenti. Se entri nella mia vita, fallo con la massima cautela; perché a me non piacciono le persone che millantano crediti e cadono spesso in trance, in preda a deliri di onnipotenza. Se entri nella mia vita, fallo senza urlare; perché a me non piacciono le persone che alzano la voce, al solo scopo di far valere ragioni che non hanno alcuna ragione. Se entri nella mia vita, sappi che a me piace soccorrere le persone fragili e deboli; perché preferisco aiutare chi sta per cadere. Se entri nella mia vita, non ostentare saccenza, perché a me piacciono le persone umili. Non essere arrogante, perché non mi piace chi crede di ottenere tutto con la prepotenza. Se entri nella mia vita, fallo con garbo e se hai qualcosa da dirmi, fallo con dolcezza. Se entri nella mia vita, non far rumore; perché io amo le basse frequenze: quelle che quand... (continua)

Giovanna Balsamo 11/04/2021 - 06:47
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Se un corvo si posasse tra il cuore e la notte…


Sulla tua pelle
il sole
chiude gli occhi,
lasciando alle stelle
rarità.
Tra quel muro dove ti presero la vita e la schiena, tengo le
ali raccolte, ancora sporche del tuo sangue. Un corvo alle volte
indica al vero amore la strada, ripulisce le ali con occhi di pietà.


-i primi ringraziamenti vanno alle autrici e amiche Margherita Pisano e Anna Cenni per l'ispirazione... (continua)


Mirko D. Mastro 01/07/2022 - 07:06
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Sei come la musica addosso (più di qualcuno…)


(…guardò in alto)

In questo stesso sabato pomeriggio
di luglio inoltrato
prona nel letto, penso
che stamattina guardando lo specchio
ho visto sì una donna col viso tirato,
ma anche tanti sogni negli occhi.
E mi ha sorriso.
Allungo il braccio sul lenzuolo umido
tra la veglia e il sonno, e ti sono
debitrice, nella serenità del tuo viso,
di quei baci per la strada… quelli
quando non si può, quando non si deve.
I più belli perché inaspettati.
Mi hai lasciato scivolare sulla schiena
il tuo sudore, là dove si è fermato spiove.
C’è ora pioggerellina, e iride sul mare.
Ho letto il tuo foglietto ed è stato il mio
allunaggio; non destarmi, sono stesa sulla luna.
Mentre mi reggo il mento con la mano ti guardo
muovere le mani sui tasti, e m’innamoro anch’io.

(Lei, 2/3)... (continua)


Mirko D. Mastro 21/07/2020 - 18:36
commenti 11 - Numero letture:1024

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Sei come la musica addosso (se la vita non ti sorride...)


(...falle il solletico)


In questo sabato pomeriggio
di luglio inoltrato
supino nel letto, mentre penso
all’ultimo racconto che ho scritto
dai più poco apprezzato,
allungo il braccio sul lenzuolo
umido tra il sonno e la veglia
e nel ristoro del ventilatore inizio
a conversare con te senza spazio
tra le nostre bocche, con la tua maglia
da cuscino che profuma
di quell’educazione che ho nel baciarti
col permesso dei tuoi occhi.
Guardo il tuo viso che ti sta d’incanto,
ti sussurro sulle labbra e per distrarti
ti faccio il solletico con la mia barba
sfatta, e scrivo su un foglietto
che un bacio deve peccare
di presunzione, fino
a credersi il primo per essere perfetto.


(Lui, 1/3)... (continua)


Mirko D. Mastro 19/07/2020 - 18:35
commenti 13 - Numero letture:1011

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