RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Il profumo del proibito

Siamo soli.
Il buio attorno a noi rispecchia totalmente il mio stato d’animo sporco e coperto di vergogna.
Muovo una mano nell’oscurità cercando il contatto con il suo corpo, voglio sentire il suo calore, voglio sentire la morbidezza della sua pelle giovane e levigata.
“Chi sei giovane creatura?” mi domando tra me e me assalito da un senso di estranea voglia di lasciarmi andare ad errati attimi di gioia. Ti guardo con occhi non miei, ti parlo con parole espresse da qualcun altro. Ti cerco con sguardi sfuggenti.
Lei non lo sa, ma io sono qui. Lei non lo sa, ed io mi rafforzo sempre di più , prendendo coraggio , perdendo la ragione.
Ora la sua gamba si accavalla alla mia con semplicità, come se un contatto tra due sconosciuti fosse un gesto normale, come quando si cerca l’attenzione di qualcuno che vuole la stessa cosa. Non sento imbarazzo, solo un pizzico di timore nei miei confronti. Mi faccio paura. Non so cosa sta succedendo dentro di me ma giuro di poter sentire il mio stes... (continua)

Axel Super Tramp 15/07/2015 - 11:05
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Eppur lo chiamavamo Amore

Quante foglie si son lasciate andare inermi sopra un manto di erba fresca.
Quanta neve è caduta ricoprendo pianure per poi sparire senza traccia.
Notti insonni , lacrime versate senza neanche dire una parola, perchè in fondo poche parole c'erano da dire.
Assaporo in ogni momento ciò che mi è rimasto di quel bieco sentimento, come se fosse una leggera luce pronta a spegnersi per sempre. Ma qualcosa dentro me la tiene viva, forse è la speranza che si riaccenda del tutto per illuminare di nuovo il mio viso , ora terso e oscurato, o forse è solo il riflesso di un defunto ricordo che tengo ancora stretto per non dimenticare cosa vuol dire amare.
Cammino per la mia strada osservando la natura che mi circonda, cerco in ogni anima perpetua un qualche
lampo che mi possa rapire, ma tutto quello che vedo è solo natura morta, rami sul selciato pronti per essere calpestati, foglie marroni in attesa che il vento le trasporti in nuovi lidi.
Siamo esseri così vuoti senza la giusta luce, e nonos... (continua)

Axel Super Tramp 24/03/2015 - 12:30
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Il mio nome è Ralph

Ralph.
Mi chiamo così, Ralph.
Un nome che odio. Un nome che detesto profondamente.
Si scrive Ralph ma si legge "Ralf". Basta sentire il suono che emette quando si pronuncia in bocca per farmi
rabbrividire. Non potevano i miei genitori chiamarmi in un altro modo? Chessò io, tipo Giorgio!?
Oppure Luca, visto che viviamo in Italia. Un nome classico insomma. Ma perchè proprio Ralph? Che tristezza. Che tedio.
Ogni giorno della mia vita a sopportare questo peso , dalla mattina alla sera, da casa a lavoro.
"Ralph!! Svegliati !!"
"Ralph , mi passi per cortesia quella matita?"
"Ralph, oggi vado in palestra, passi tu a prendere i bambini?"
Ricordo che quando andavo a scuola mi vergognavo da matti nel momento in cui l'insegnante, prima
di iniziare la lezione, faceva l'appello con la sua voce stridula e petulante.
"Rossi?"
"Presente"
"Donati?"
"Presente"
"Germano?"
"Eccomi!"... (continua)

Axel Super Tramp 27/03/2015 - 11:39
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Rohan, la cetra e il bosco fatato

Mille e più tramonti or sono
in una terra verde e silenziosa
popolata da umani e magiche creature
viveva un giovanotto dalla pelle rosa
Con folti ricci arancioni
e occhi color nocciola.

Con la madre e il fratellino,
in una piccola pianura v'era la sua dimora
circondata da laghi e fiumi
accarezzati dal vento e colorati dall'aurora.

Rohan era il suo nome, esile e timido
portava al pascolo le pecore
vicino ad un bosco umido
suonando una vecchia cetra,
dono lontano di un padre mai avuto.

Il suono soave riempiva i dintorni
aleggiando nell'aria come arcobaleno
e il bosco tranquillo dopo tutti quei giorni
cullava folletti dal cuore sereno.

Seduto sul prato con le piccole dita
stuzzicava la lira con cura mai udita
e intorno a quel bimbo le fate del bosco
danzavano in cerchio col viso commosso.

Per anni lui ignaro donò l'allegria
a quelle creature maestose e sognanti
ma un giorno la notte se lo portò via
lasciando un silenzio per tutti assordante.

Follet... (continua)


Axel Super Tramp 23/04/2015 - 11:57
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