RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Francesco Forgione

Da umile terra,di piccola casa
Di gente che la campagna piega,e nella membra han la polvere
Di zolle in pietra,
per il borgo ove nacque ,non conobbe l ‘argento,ma lo spirito d’Estia.
Va il pargoletto tra viti e fossi,a scroprir la sua meta,
sa che è servo della grande miseria.
Tu uomo dalle carni lacerate,dalla fronte bassa
E calzari ,fai del tuo corpo la copia del grande
Agnello che in noi ,per noi si immola.
Piagato,piangente,devoto e pur irriverente
Questo visse ,onde far novello patto sulla croce.
Ne porti il segno nelle pietose mani
Nelle bende di sangue matide,nel costato dilaniato.
Ubbidiente il bon frate, alla voce del Padre
Di ricordar quanto dolore nei calici si versa
Per noia e falsa fede.
Fulminato dalla volonta del primo sole
Mosse i pie ,ma ,fai ammenda non son tutti
Dei suoi disii riverenti,ma fieri!
Miglior pianta del suo giardino
Percosso dal mal ,dal dolor inardito,
radice d’amor in te si infonde
rifletti ,la luce ,il biancor
delle sacre ... (continua)

corrado cioci 09/12/2017 - 09:02
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Sacco di roma

Sacco di Roma

Roma ,Roma abbattuta e conquistata
La tua umiliazione dura,
Sotto il medici pastor
Dal Giglio bianco che florenza
Infiora ,alto lamento
Subì il popol Santo nel maggio
Che primavera soffia .
Gente nemica che le tue mura
Odia in nome del Cristo riformato,
Volean le tue vene e le tue terre
Per l ostia che la Chiesa avea
Fatta lorda. IL germano
Vedea nel bianco custode
Orrore rosso furore.
Dalla patria Che già l 'armata
Romana ,quando il redentor
la sua voce Aveva alzata
Dei figli della lupa aveva fatto scempio ,
Ancor sangue loro braman
Per la rabbia che i cor impiaga.
Era un fiorir di alti ingegni
Nel tempo vecchio
Strade alte cappelle
Michelangelo Già dirmiente
Ma cellin faceva lustro alla mente !
Livide acque che il fumaiol
Alimenta ,Tevere perché non resti
Quelle orrende belve ?
Treman i polsi a romani e lor figli
Madri attonite non san il lor destino .
Qual cane ferrigno già la lepre agguanta
Assaporavan le verginee... (continua)


corrado cioci 20/09/2017 - 09:31
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nuvole

Nuvole

Odo mugghiar questo vento
tra I rami dei sempreverdi
e perdersi in dolce melodie
come un soffio tra capelli d 'Angel .
Voi nuvole , isole del ciel che navigate
In correnti, vagabonde ove andate?.
Gonfie di pioggia autunnale
Impigrite il giorno quando,
dal ventre cade noiosa la pioggerellina
d' ottobre .
Nefele fa una bella danza nel ciel
che coglie la sua eleganza ,
ninfa d 'aria e di acqua.
Litigiose vi spartite gli azzurri
domini,vi mutate per burlarvi,
or in cane ringhiante ,cambiate
umor, ecco una bianca colomba
e un fiero destrier pronto alla carica .
Quante volte da fanciullo
tra l 'erba odorosa vi ho visto
alternar la pelle,come un sogno
che non trova freno.
Sottili ,leggere
al par d’ un respiro ,
legiadre , cullate da una brezza
Il sol vi indorava penetrando
nel profondo ,oh gioia senza età!
Vi posate su verdi praterie ,
sconfinati orizzonti ,
da li vallate in fior ove
Il silenzio fa da sovrano.
Do... (continua)


corrado cioci 20/03/2018 - 19:11
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memoria di un cavaliere

Ho visto le bianche mura di gerusalemme,
ho creduto nel Dio celeste,ho combattuto
in questa veste,il ferro al mio fianco
il cor rosso batteva e ardeva come
brace in inverno.
Ho sentito il mormorio del mare
E il vento che ha soffiato nelle
Vele,che dalle calde spiagge di palermo
M’ha portato alla terra del giudeo.
Romba di tamburo,
un giubilo nella gola
cresceva ,cresceva
come fanno l’onde
tormentate da correnti possenti
le fanno franger sulle rocce
schiuma ,e fragor si perdono
nei gorghi.
Gridavam oltre la nostra vita:
“Deus vult”
E non temiam ferita!
Archi gia pronti a lanciar le
Piumate frecce,pensieri volavan con
Quelle.
Rosse come scintille di un fuoco
Nella notte eran le stelle piu belle.
Il rumor del ferro,e del sangue
Un unico canto,
un unico feral inganno.
Volti sconvolti
Oltre l ‘alte mura ,
pelle brunita,vesti straniere
ma pur un tutt’uno dell’unica famigli
umana.
Anche lor invocavan un dio,
un vissillo del loro amor.
Ma ove eri dio in ... (continua)

corrado cioci 21/01/2016 - 22:01
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il giardino dell'anima

IL GIARDINO DELL’ANIMA
Caduto in un sonno che ai sensi tolse poter,
camminavo d’incanto in un bel prato,ove ordine e armonia
cantavan in cor li senti vibrar la coscienza mia.
Nel far del giorno sorgeva la stella e irradio di sua luce l’universo
Mi prese tal gioia che mi sentii perso.
Era il giardino dell’anima quando nasce pura e casta
Dal primo pensier che l ha creata
Il sentier s’adornava di tanti e tali fior che non potevo
Toglier lo sguardo da tal miraggio.
Mazzi di gialle margherite mi accompagnavano il passo,
di lontano sentivo l’aroma del violaceo glicine
che s’adagiavano su argentei ulivi.
Scorsi, in quella aurea una donna
Di bianca veste,che mi sorrise ,con lei mi fermai a
Ragionar del nostro essser creature,or fallaci or fanciullesche.
Tant’era il disio di comprender quel mondo
Che la fatica non era d’intoppo.
Tra l’erba una madre che s’adorno le spalle
Di rossa lana e un pargol al sen tenea,
vidi quella figura, che tanto mi prese che quasi restai
il m... (continua)

corrado cioci 08/04/2016 - 11:01
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