RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



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Distanza

C'avete mai pensato alla distanza in modo positivo? In fondo non è così demoniaca come si può essere portati a pensare. Due ragazzi ad esempio, due ragazzi che si vedono quotidianamente, guardateli. Felici ma non troppo persi nella monotonia del quotidiano. Due ragazzi costretti a stare lontani per qualche ragione invece, beh, passano ogni attimo insieme come una gioia eterna,consumano quell'istante, lo divorano con il loro amore e la loro reciproca mancanza. In fondo la distanza non è così cattiva, forse è una fata buona con le vesti da strega. La distanza salva la bellezza dell'attimo e la sostituisce alla noiosa abitudine del sempre.... (continua)

chiara soloperto 29/09/2017 - 08:03
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inadeguatezza

Camminava per le vie affollate, la gente brulicante la attraversava, la schivava o la urtava destandola per qualche secondo da quel mondo che si portava nella mente come un inseparabile bagaglio e riportandola sulla terra, in quella strada illuminata con la leggera aria piacevolmente pungente dell'inverno. Le luci dei negozi brillavano nel buio e il vociare ininterrotto era un sottofondo stonato nell'incanto della sera, così viva, quieta e maternamente accogliente.Lei non credeva di far parte di quella massa scalpitante, non poteva credere che i suoi atomi fossero gli stessi, che la pelle, le ossa, che tutto fosse uguale. Si sentiva inadeguata, diversa,forse inconsciamente o forse per pura volontà non voleva essere come loro, e questo lo sapeva bene. L'inadeguatezza che si portava addosso era una malattia, una vera e propria malattia dell'anima che porta ad innalzare un muro tra se stessi e la normalità e mattone dopo mattone si sentiva sempre più disadattata, spettatrice di un film a ... (continua)

chiara soloperto 18/12/2016 - 02:14
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Mare in tempesta.

Ci sono giorni in cui tutto ti travolge violentemente come un'onda di un mare in tempesta, per un attimo ti senti gettata con violenza da una parte all' altra e l'attimo dopo, a causa della spossatezza che tanza violenza ti ha messo addosso, giaci sulla sabbia incapace di muoverti come se il mondo abbia deciso di triplicare la sua forza di gravità e di schiacciarti al suolo. Hai la testa rivolta verso il cielo, lo guardi e pensi quanto meraviglioso sia. È un peccato non riuscire a toccarlo,raggiungerlo. Hai le mani nella sabbia, desideri esserci anche tu lì sotto, sparire e non farti più vedere. Hai l'angoscia nel cuore e credi che niente sarà più come prima. Il mare non cesserà mai di avere giorni di tempesta,e tu resterai sempre una pessima nuotatrice e, mentre tu affoghi, il mondo un ottimo spettatore.... (continua)

chiara soloperto 16/12/2017 - 17:19
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Paralisi.

Sono state due anime in un unico corpo, hanno intrecciato le loro ossa, avvicinato i loro cuori in un abbraccio insolubile, eppure ora sono lì con il ricordo del passato che li insegue e l'atrocità del presente mano nella mano. Paralisi. Incapacità di accettare il distacco,ti senti sperduto, solo e non hai più la spinta per andare avanti. Come se tutto quello che facevi lo facevi per raccontarlo, per parlargli, per renderti affascinante ai suoi occhi. Ora ti sembra tutto inutile, tutto vuoto. I giorni passati ad aspettare di vederlo, a immaginare come sarebbe stato bello l'abbraccio bramato per mesi, immaginare e desiderare le sue braccia avvolte sul tuo corpo, tutto finito. Lo amavi più di ogni altra cosa, volevi che gli istanti felici con lui fossero eterni, interminabili e credevi che neanche la tempesta più terribile vi avrebbe scalfito, eppure è bastato un soffio per far crollare questo castello incantato di carta e poesia.... (continua)

chiara soloperto 23/02/2018 - 12:22
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Panta rei.

Un giorno, quasi all'improvviso, ti rendi conto di quanto sei grata per la vita che, per un lancio di dadi del destino, ti è capitata, di quante persone meravigliose ti circondano, di quanto vorresti non perdere mai tutto questo. E' possibile essere così felici tanto da averne indigestione? Arriva subito la paura di perdere tutto, che tutto si logorerà col tempo, perso nell'eterno fluire del fiume dell'esistenza. Hai paura a un certo punto di non riuscire più a goderti quell'acqua rinfrescante, di non riuscire più a nuotare ed essere bruscamente sbattuta tra uno scoglio e un altro senza riuscire a sottrarti a quello scorrere interminabile, indifferente alla fatica umana. Chiudere gli occhi e godersi questo passeggero e fragile fluire calmo e atarassico o iniziare a nuotare per essere pronti alla tempesta?... (continua)

chiara soloperto 10/05/2020 - 19:15
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