RACCONTI

     
 

In questa sezione potete consultare tutti i racconti pubblicati da ogni singolo autore. In ogni caso se preferite è possibile visualizzare la lista dei racconti anche secondo scelte diverse, come per ordine di mese, per argomento , per autore o per gradimento.

Buona lettura

 
     



Autore

     
 



Affidate al vento

Eppure eri lì, i miei occhi seguaci dei tuoi passi, i miei orecchi attenti raccoglievano i tuoi sussurri, il mio corpo parafulmine delle vibrazioni che inconscia spargevi camminando...
Quello che mostravi in pubblico era un'interpretazione artefatta dei sentimenti, delle emozioni, quelle che una come te non dovrebbe mai lasciar trapelare, perfetta nel tuo ruolo, eccelsa nella compostezza, regina incontrastata di un regno solido poggiato su un cuore che della catena aveva fatto la sua torre più impervia. Altri bevevano alla fonte della tua recita dissetandosi dei tuoi gesti fermi, della tua algida presenza, solo lo sguardo dell'amore poteva travalicare il pendio scosceso per arrivare alla finestra più in alto e lì in una crepa del muro da te alzato, io, innamorato ho scorto una striscia di fertile terreno in mezzo a tanto decantato deserto. Ho sentito timida, inciampare la tua voce in un saluto, a me concesso solo per obbligo, ed ho colto, come il nitrito di un cavallo libero il suss... (continua)

Grazia Giuliani 08/01/2019 - 19:31
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Tutti i santi giorni

Mi guardo. Senza specchio. Faccio scorrere gli occhi su tutto ciò che di me vedo. A tratti mi amo, mi coccolo e mi accarezzo. C'è voluto tempo, non poco. Non mi vergogno a dire che qualcuno mi ha aiutato, sono stati lo sguardo, la bocca e le mani di chi mi ha amato. Lì mi sono riflessa. Laghi specchiati dove soffiando ho mischiato le nuvole rosa e i temporali estivi, la nebbia ha reso gli occhi limpidi e i sassi tirati, tra i cerchi si sono persi.
Peccato che tu esisti ancora. Non so dove sei. Qui nel mio letto, a un chilometro da me o in una città lontana. Tu e il tuo fiato sul collo. Se sapessi a quale sottoinsieme di razza appartieni, ti metterei in vitro e lì ti lascerei. Senza ossigeno, senza luce. Perché tu non sintetizzi né l'uno né l'altro e hai bisogno di respirare l'alba e il tramonto altrui. Mi sei stato addosso. Nelle notti e nei pomeriggi afosi nascosto nella cicuta di un sospiro d'amore. I figli che ti do possono diventare per te una non sostenibile testimonianza di amo... (continua)

Grazia Giuliani 25/11/2020 - 12:51
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Ci dev'essere vento al mare

Non la inquieta il vento. Si prende i pensieri. Laura, li lascia andare.
Siede sullo scoglio, quello dove ama stendersi, dopo aver fatto il bagno in mare.
Alle spalle il faro, malamente dipinto di bianco e rosso, si alza.
A quell'ora, Laura, può vederne l'ombra allungarsi sui cactus, che lungo il sentiero, fanno da sentinelle ai turisti più audaci; quelli che vengono giù, dalla sommità del promontorio.
Lega un foulard intorno ai capelli, i lembi volano verso il mare, perché quella è la direzione del vento, quel tardo pomeriggio.
Fabio, suo marito, fa piano bar da dieci anni, su quella piccola isola. Tutti lo conoscono.
Alcune turiste tornano di estate in estate solo perché c'è lui.
Non hanno voluto figli. La loro vita è varia, mossa dall'amore per la musica che Fabio ha sposato. Laura lo ama.
In inverno in città vivono la loro storia di complicità, unione.
In estate sull'isola, per quattro mesi, sono una coppia, tra le altre.
Al faro, Laura scende sempre in costume. Co... (continua)

Grazia Giuliani 20/02/2019 - 10:11
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Buia la notte

Erano uscite così come agganciate ad un tappo di spumante che le trascinava verso l'uscita, spinte dalle bollicine di ossigeno che si accalcavano nell'alcool desiderose di sgorgare fuori dalla bottiglia, arrivate all'altezza delle corde vocali intravedendo la luce si erano forse intimidite, preoccupate per un attimo dell'impatto con l'aria esterna, forse c'era stato un tentativo di frenata o forse erano scivolate fuori come sabbia tra le dita, fluenti inarrestabili ...“ Vai via. “
Non c'era rabbia, quella era evaporata nel momento dello stappo, il dolore al contrario abbondava, debordava usando come mezzo quelle parole che facevano da sponda ad un bisogno di liberazione, lacerante ma necessario, adesso un filo di aria passava nei polmoni con un sibilo lieve.
Via... Tutto è rimasto sospeso, come lievitazione, le tue scarpe color nocciola con le stringhe slacciate si muovevano a caso portandosi dietro i tuoi jeans invecchiati, la tua camicia di lino nera per metà uscita dalla stretta ... (continua)

Grazia Giuliani 06/10/2017 - 14:53
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Il termine Passione

Alla casa dei pini si srotola l'amore, è un gomitolo di seta lucente, forte, scivolosa, è un gomitolo di lana calda, morbida, palpabile.
Ti riconosco io, mi riconosci tu.
Sono tornata. Camminando ho evitato le radici dei pini, ho seguito l'odore delle tue parole, sussurrate, soffiate nelle mie orecchie che ho chiuso con tappi, per non perderle per strada.
Hai spinto le carezze fino all'inferriata di casa mia, si sono assottigliate per passare tra la grata.
Sul letto mi han trovato e si son fatte musica per portarmi a te, ho passato la mano sulle labbra che il respiro ha rubato e in volo si è alzato, trovandoti in giardino è planato lasciando cadere nel tuo caffè una goccia di me. Zucchero che scioglie l'amaro del tuo sangue, fluisce tra la seta si scalda con la lana.
Ti mancavo io, mi mancavi tu.
Si è spenta la canzone che del tuo corpo faceva orchestra, cadendo sotto il palco, incagliato sei rimasto tra strumenti abbandonati. Si è interrotto il flusso che rendeva giusto il term... (continua)

Grazia Giuliani 01/02/2018 - 16:51
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